Al fine di navigare nell’attuale complessità del sistema scolastico occorre enucleare il tema della didattica innovativa. Con l’espressione “innovazione didattica” si fa riferimento al digitale, alle tecnologie, agli approcci e ai metodi utilizzati dal docente per promuovere una didattica attiva. La necessità di investire nella formazione delle discipline STEAM è dettata dalla rilevanza che esse hanno nell’affrontare le sfide legate alla contemporaneità. Per motivare gli studenti allo studio delle discipline scientifiche, i decisori politici incoraggiano azioni didattiche volte alla promozione del learning by doing, attraverso approcci e metodi multidisciplinari, come l’Inquiry Based Science Education (IBSE) e il Technology Enhanced Active Learning (TEAL), che contemplano la progettazione di ambienti di apprendimento collaborativi e tecnologici. Queste buone pratiche didattiche concorrerebbero a favorire negli studenti lo sviluppo delle aree cognitive socio-relazionali, comunicative, emotive-relazionali, tecnico-didattiche e organizzative, incidendo in modo positivo sulla qualità dei processi inclusivi. Pertanto, il docente è chiamato a mobilitare competenze tecniche e trasversali e riflettere sulle possibili soluzioni semplesse che orientano la circolarità teoria-prassi .
Innovazione didattica e promozione delle competenze STEAM in chiave semplessa. Approcci e metodi didattici per navigare la complessità.
Amelia Lecce
2023-01-01
Abstract
Al fine di navigare nell’attuale complessità del sistema scolastico occorre enucleare il tema della didattica innovativa. Con l’espressione “innovazione didattica” si fa riferimento al digitale, alle tecnologie, agli approcci e ai metodi utilizzati dal docente per promuovere una didattica attiva. La necessità di investire nella formazione delle discipline STEAM è dettata dalla rilevanza che esse hanno nell’affrontare le sfide legate alla contemporaneità. Per motivare gli studenti allo studio delle discipline scientifiche, i decisori politici incoraggiano azioni didattiche volte alla promozione del learning by doing, attraverso approcci e metodi multidisciplinari, come l’Inquiry Based Science Education (IBSE) e il Technology Enhanced Active Learning (TEAL), che contemplano la progettazione di ambienti di apprendimento collaborativi e tecnologici. Queste buone pratiche didattiche concorrerebbero a favorire negli studenti lo sviluppo delle aree cognitive socio-relazionali, comunicative, emotive-relazionali, tecnico-didattiche e organizzative, incidendo in modo positivo sulla qualità dei processi inclusivi. Pertanto, il docente è chiamato a mobilitare competenze tecniche e trasversali e riflettere sulle possibili soluzioni semplesse che orientano la circolarità teoria-prassi .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.