La relazione ha approfondito la disciplina italiana della proporzionalità della custodia cautelare. Partendo dall'importante rapporto esistente fra tempo e restrizione delle libertà personale, si é cercato, valorizzando il principio della presunzione di non colpevolezza, di dimostrare come esso nella strutturazione dei limiti massimi di custodia cautelare risulti sacrificato in nome di una pretesa necessità di assicurare la restrizione quale finalità legate alle esigenze cautelari.

La "irragionevole" durata delle misure coercitive

MARANDOLA A.
2014-01-01

Abstract

La relazione ha approfondito la disciplina italiana della proporzionalità della custodia cautelare. Partendo dall'importante rapporto esistente fra tempo e restrizione delle libertà personale, si é cercato, valorizzando il principio della presunzione di non colpevolezza, di dimostrare come esso nella strutturazione dei limiti massimi di custodia cautelare risulti sacrificato in nome di una pretesa necessità di assicurare la restrizione quale finalità legate alle esigenze cautelari.
2014
978-88-14-19056-8
tempo e cautele; proporzionalità della restrizione cautelare; esigenze cautelari e protrazione della libertà
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/9936
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact