Dopo il terremoto che nel 2009 ha devastato L’Aquila e diversi paesi nella valle del fiume Aterno, la comunità scientifica nazionale ha riversato particolare attenzione nello studio della risposta sismica di siti in prossimità delle faglie sismogenetiche. In tali condizioni, dette near-source, si registrano infatti accelerazioni molto elevate associate a eventi sismici di magnitudo anche modesta. L’obiettivo della presente nota è quello di evidenziare le peculiarità della propagazione sismica in condizioni near-source e, in particolare, valutarne gli effetti sulla risposta di grandi rilevati in terra al variare della distanza dalla faglia sismogenetica. Il tema proposto è di particolare rilievo dal punto di vista della riqualificazione sismica delle dighe esistenti, considerato che molte di queste opere, sia in Italia sia all’estero, sono ubicate proprio in prossimità di faglie attive
Propagazione sismica near-source: effetti su grandi rilevati in terra
SICA S;SIMONELLI AL
2014-01-01
Abstract
Dopo il terremoto che nel 2009 ha devastato L’Aquila e diversi paesi nella valle del fiume Aterno, la comunità scientifica nazionale ha riversato particolare attenzione nello studio della risposta sismica di siti in prossimità delle faglie sismogenetiche. In tali condizioni, dette near-source, si registrano infatti accelerazioni molto elevate associate a eventi sismici di magnitudo anche modesta. L’obiettivo della presente nota è quello di evidenziare le peculiarità della propagazione sismica in condizioni near-source e, in particolare, valutarne gli effetti sulla risposta di grandi rilevati in terra al variare della distanza dalla faglia sismogenetica. Il tema proposto è di particolare rilievo dal punto di vista della riqualificazione sismica delle dighe esistenti, considerato che molte di queste opere, sia in Italia sia all’estero, sono ubicate proprio in prossimità di faglie attiveI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.