Il Sannio Beneventano è un’area con una forte tradizione storica ed una marcata impronta agricola, in cui il turismo rappresenta un fenomeno giovane e per il momento contenuto, caratterizzato prevalentemente dalla presenza di piccole e frammentate iniziative imprenditoriali. In questo territorio la nascita spontanea di un’offerta turistica integrata appare estremamente improbabile. Pertanto, la capacità di progettare e realizzare modalità di aggregazione delle potenzialità presenti in un’ottica sistemica rappresenta la strada obbligata per fortificare il nascente processo di sviluppo turistico. Il contributo di questo studio mira a verificare l’esistenza di processi di integrazione turistica in fieri. L’obiettivo consiste nel proporre uno schema logico facilitante la creazione e la governance di un sistema turistico locale. Il metodo utilizzato è strettamente connesso al modello generale “prodotto, progetto, territorio” del PRIN. Tuttavia, le specificità dell’area oggetto di indagine inducono a scegliere come criterio prioritario di eleggibilità il parametro “progetto”, incrociato con il parametro “prodotto”, risultando il “territorio”una variabile dipendente. Per l’analisi empirica, coerentemente al taglio esplorativo della ricerca, si è fatto ricorso al campione ragionato, sono stati contattati 190 soggetti che rientrano in nove categorie di attori. Dai risultati dell’indagine emergono segnali contrastanti. Da un lato gli intervistati manifestano una percezione condivisa della traiettoria di sviluppo turistico ed esprimono un giudizio favorevole sia sulla necessità di un soggetto guida (di natura pubblica o mista), sia sulla cooperazione interaziendale; dall’altro, ad oggi disconoscono l’esistenza di tale soggetto e, a fronte di un’apertura concettuale alla collaborazione, nelle scelte concrete di gestione traspare la presenza di atteggiamenti individualistici e la carenza di una visione lungimirante. Non si ci si pone il problema delle capacità e competenze necessarie. Il contributo presenta significative implicazioni sia a livello manageriale, sia a livello di policy maker. Sul primo piano ci si riferisce soprattutto allo sviluppo di capacità relazionali inter-organizzative e della cultura imprenditoriale. Sul versante politico si sottolinea l’esigenza improcrastinabile di superare la distanza tra organo di governo e territorio, nonché di intervenire sul più efficace funzionamento dei tre livelli in cui si articola il PIEG, anche individuando quei soggetti che possano fungere da mediatori della conoscenza.
Dal progetto al prodotto: prospettive di sviluppo del turismo nel Sannio
MIGLIACCIO M;ROSSI M.
2007-01-01
Abstract
Il Sannio Beneventano è un’area con una forte tradizione storica ed una marcata impronta agricola, in cui il turismo rappresenta un fenomeno giovane e per il momento contenuto, caratterizzato prevalentemente dalla presenza di piccole e frammentate iniziative imprenditoriali. In questo territorio la nascita spontanea di un’offerta turistica integrata appare estremamente improbabile. Pertanto, la capacità di progettare e realizzare modalità di aggregazione delle potenzialità presenti in un’ottica sistemica rappresenta la strada obbligata per fortificare il nascente processo di sviluppo turistico. Il contributo di questo studio mira a verificare l’esistenza di processi di integrazione turistica in fieri. L’obiettivo consiste nel proporre uno schema logico facilitante la creazione e la governance di un sistema turistico locale. Il metodo utilizzato è strettamente connesso al modello generale “prodotto, progetto, territorio” del PRIN. Tuttavia, le specificità dell’area oggetto di indagine inducono a scegliere come criterio prioritario di eleggibilità il parametro “progetto”, incrociato con il parametro “prodotto”, risultando il “territorio”una variabile dipendente. Per l’analisi empirica, coerentemente al taglio esplorativo della ricerca, si è fatto ricorso al campione ragionato, sono stati contattati 190 soggetti che rientrano in nove categorie di attori. Dai risultati dell’indagine emergono segnali contrastanti. Da un lato gli intervistati manifestano una percezione condivisa della traiettoria di sviluppo turistico ed esprimono un giudizio favorevole sia sulla necessità di un soggetto guida (di natura pubblica o mista), sia sulla cooperazione interaziendale; dall’altro, ad oggi disconoscono l’esistenza di tale soggetto e, a fronte di un’apertura concettuale alla collaborazione, nelle scelte concrete di gestione traspare la presenza di atteggiamenti individualistici e la carenza di una visione lungimirante. Non si ci si pone il problema delle capacità e competenze necessarie. Il contributo presenta significative implicazioni sia a livello manageriale, sia a livello di policy maker. Sul primo piano ci si riferisce soprattutto allo sviluppo di capacità relazionali inter-organizzative e della cultura imprenditoriale. Sul versante politico si sottolinea l’esigenza improcrastinabile di superare la distanza tra organo di governo e territorio, nonché di intervenire sul più efficace funzionamento dei tre livelli in cui si articola il PIEG, anche individuando quei soggetti che possano fungere da mediatori della conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.