All'epoca della globalizzazione e dell'ipercompetizione le destinazioni turistiche sono chiamate a sfide competitive basate sulla capacità di proporre sul mercato offerte economiche, originali e inimitabili, in cui la creatività dei produttori di turismo, nonché le modalità aggregative fra gli stessi risultano determinanti. Oggetto del contributo è l’analisi delle connessioni tra innovazione e creatività nei territori a vocazione turistica. La relazione tra creatività e innovazione viene indagata a partire dalle interrelazioni con la conoscenza, cogliendone fattori determinanti, modalità di produzione, accumulazion, disseminazione e forme di interdipendenza circolare. Gli eventi culturali allestiti nelle destinazioni turistiche configurano esemplari di prodotti turistici basati sulla creatività, individuale e collettiva, con forti potenzialità innovative. Si ipotizza che, se gestiti attraverso efficaci pratiche manageriali, modelli di lavoro e di organizzazione, possano catalizzare e valorizzare la creatività territoriale ed organizzativa. Dal punto di vista empirico l'attenzione è rivolta all'analisi di due casi studio. Il contributo risponde ad una duplice esigenza conoscitiva: dal punto di vista teorico, si chiariscono i rapporti tra creatività, innovazione e territori a vocazione turistica, interpretandone le connessioni attraverso la conoscenza e focalizzando l’attenzione sulla creatività organizzativa e sulle capacità di trasferimento e di circolazione della conoscenza a livello intra ed inter-aziendale ed intra- ed inter-territoriale. Fra le principali implicazioni manageriali emerge il ruolo cruciale dei team, perché nuclei organizzativi favorenti la creatività organizzativa e, quindi, l’innovazione continua e del leader, grazie al quale si rende possibile la contaminazione tra conoscenza sedimentata nel territorio e nuova conoscenza mobilitabile dall’esterno o derivante dai processi di apprendimento.
Creatività e innovazione nel turismo: il ruolo degli eventi
MIGLIACCIO M;
2011-01-01
Abstract
All'epoca della globalizzazione e dell'ipercompetizione le destinazioni turistiche sono chiamate a sfide competitive basate sulla capacità di proporre sul mercato offerte economiche, originali e inimitabili, in cui la creatività dei produttori di turismo, nonché le modalità aggregative fra gli stessi risultano determinanti. Oggetto del contributo è l’analisi delle connessioni tra innovazione e creatività nei territori a vocazione turistica. La relazione tra creatività e innovazione viene indagata a partire dalle interrelazioni con la conoscenza, cogliendone fattori determinanti, modalità di produzione, accumulazion, disseminazione e forme di interdipendenza circolare. Gli eventi culturali allestiti nelle destinazioni turistiche configurano esemplari di prodotti turistici basati sulla creatività, individuale e collettiva, con forti potenzialità innovative. Si ipotizza che, se gestiti attraverso efficaci pratiche manageriali, modelli di lavoro e di organizzazione, possano catalizzare e valorizzare la creatività territoriale ed organizzativa. Dal punto di vista empirico l'attenzione è rivolta all'analisi di due casi studio. Il contributo risponde ad una duplice esigenza conoscitiva: dal punto di vista teorico, si chiariscono i rapporti tra creatività, innovazione e territori a vocazione turistica, interpretandone le connessioni attraverso la conoscenza e focalizzando l’attenzione sulla creatività organizzativa e sulle capacità di trasferimento e di circolazione della conoscenza a livello intra ed inter-aziendale ed intra- ed inter-territoriale. Fra le principali implicazioni manageriali emerge il ruolo cruciale dei team, perché nuclei organizzativi favorenti la creatività organizzativa e, quindi, l’innovazione continua e del leader, grazie al quale si rende possibile la contaminazione tra conoscenza sedimentata nel territorio e nuova conoscenza mobilitabile dall’esterno o derivante dai processi di apprendimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.