Attualmente la creazione di un vantaggio competitivo durevole da parte delle imprese fa perno sulla capacità di attuare un processo innovativo continuo, attraverso cui si generano nuove conoscenze e si valorizzano le specifiche conoscenze e competenze possedute. Oggetto di trattazione analitica in dottrina sono state le modalità attraverso cui il patrimonio cognitivo si crea all’interno delle organizzazioni. Analogamente, pari attenzione è stata data al problema delle motivazioni che spiegano la natura contestuale del patrimonio cognitivo che, in quanto tale, non è separabile dalla specifica realtà organizzativa in cui si origina. Meno ricca è, invece, la letteratura che affronta il problema delle modalità attraverso cui tale patrimonio cognitivo diventa fonte di vantaggio competitivo. L’interesse è rivolto ai processi attraverso cui si genera, si sfrutta e si diffonde conoscenza. In tale quadro non si può sottovalutare il ruolo delle tecnologie informatiche che agiscono da abilitatori e stimoli in questi processi. In questo contributo l’attenzione è rivolta all’impatto delle tecnologie IC sulla generazione di conoscenza nel processo di sviluppo di nuovi prodotti. L’obiettivo consiste nel far emergere i cambiamenti intervenuti nella fase di esplorazione delle idee. Posta la molteplicità delle situazioni esistenti nella realtà, fra le variabili discriminanti significative un posto di primo piano spetta alla fonte prioritaria di generazione di conoscenza. A questo riguardo, semplificando, è possibile distinguere fra imprese industriali science based ed imprese di servizi a basso contenuto tecnologico. Le prime si caratterizzano per proporre sul mercato un prodotto, frutto di un processo di trasformazione in cui la conoscenza scientifica ha un peso determinante. In queste imprese il processo di sviluppo di nuovi prodotti trae origine dall'esplorazione delle idee da parte della R&S relativamente al sub-sistema tecnologico. Per le aziende di servizi a ridotto contenuto tecnologico, al contrario, il problema della creazione della conoscenza inizialmente si basa sulla capacità di percepire in profondità i bisogni del mercato, pertanto nella fase di esplorazione delle idee si pone particolare enfasi sulla sintonizzazione e sull’ascolto della “voce del cliente” Il lavoro esamina alcune evidenze settoriali. In particolare sono oggetto di indagine il ruolo delle ICT sia nella fase di drug discovery delle imprese farmaceutiche, sia nell’ascolto del cliente nelle imprese di intermediazione turistica. L’analisi è sviluppata rilevando il superamento delle metodiche tradizionali di esplorazione, per poi procedere all’osservazione delle implicazioni relative alle variabili economico-manageriali.

L’impatto dell’ICT sulla fase di esplorazione delle idee nel processo di sviluppo di nuovi prodotti: alcune evidenze settoriali

MIGLIACCIO M;
2004-01-01

Abstract

Attualmente la creazione di un vantaggio competitivo durevole da parte delle imprese fa perno sulla capacità di attuare un processo innovativo continuo, attraverso cui si generano nuove conoscenze e si valorizzano le specifiche conoscenze e competenze possedute. Oggetto di trattazione analitica in dottrina sono state le modalità attraverso cui il patrimonio cognitivo si crea all’interno delle organizzazioni. Analogamente, pari attenzione è stata data al problema delle motivazioni che spiegano la natura contestuale del patrimonio cognitivo che, in quanto tale, non è separabile dalla specifica realtà organizzativa in cui si origina. Meno ricca è, invece, la letteratura che affronta il problema delle modalità attraverso cui tale patrimonio cognitivo diventa fonte di vantaggio competitivo. L’interesse è rivolto ai processi attraverso cui si genera, si sfrutta e si diffonde conoscenza. In tale quadro non si può sottovalutare il ruolo delle tecnologie informatiche che agiscono da abilitatori e stimoli in questi processi. In questo contributo l’attenzione è rivolta all’impatto delle tecnologie IC sulla generazione di conoscenza nel processo di sviluppo di nuovi prodotti. L’obiettivo consiste nel far emergere i cambiamenti intervenuti nella fase di esplorazione delle idee. Posta la molteplicità delle situazioni esistenti nella realtà, fra le variabili discriminanti significative un posto di primo piano spetta alla fonte prioritaria di generazione di conoscenza. A questo riguardo, semplificando, è possibile distinguere fra imprese industriali science based ed imprese di servizi a basso contenuto tecnologico. Le prime si caratterizzano per proporre sul mercato un prodotto, frutto di un processo di trasformazione in cui la conoscenza scientifica ha un peso determinante. In queste imprese il processo di sviluppo di nuovi prodotti trae origine dall'esplorazione delle idee da parte della R&S relativamente al sub-sistema tecnologico. Per le aziende di servizi a ridotto contenuto tecnologico, al contrario, il problema della creazione della conoscenza inizialmente si basa sulla capacità di percepire in profondità i bisogni del mercato, pertanto nella fase di esplorazione delle idee si pone particolare enfasi sulla sintonizzazione e sull’ascolto della “voce del cliente” Il lavoro esamina alcune evidenze settoriali. In particolare sono oggetto di indagine il ruolo delle ICT sia nella fase di drug discovery delle imprese farmaceutiche, sia nell’ascolto del cliente nelle imprese di intermediazione turistica. L’analisi è sviluppata rilevando il superamento delle metodiche tradizionali di esplorazione, per poi procedere all’osservazione delle implicazioni relative alle variabili economico-manageriali.
2004
9788846455321
sviluppo di nuovi prodotti; ICT; bioinformatica; Product Development; Bioinformatics
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/8790
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