L’Italia presenta una notevole presenza di paesaggi, ciascuno con una propria identità ed una propria complessità, che una più moderna concezione impone di rivedere in relazione ai vari modelli di sviluppo: il paesaggio è il risultato di una complessa integrazione di fattori sociali, economici ed ambientali nel tempo e nello spazio.Uno dei rapporti fondamentali, da cui avviare la discussione è, con certezza, quello storico, tra agricoltura e paesaggio, di cui si cercherà di ricostruire alcune linee evolutive di lungo periodo. Un altro è quello tra paesaggio e patrimonio culturale. Quale prodotto di un lungo processo di accumulazione e stratificazione operato dall’uomo e valutabile sulla scala delle generazioni, il paesaggio comprende, nel suo variegato insieme, la straordinaria eredità materiale e immateriale della storia italiana, dalla ricchezza delle opere d’arte a quella della città e del territorio, dei loro usi e costumi.Molti degli approcci paesaggistici, pur partendo dalla stessa idea condivisa, si fondano su azioni e strategie differenti, sintomo di una complessità che richiede strumenti volti a supportare il pianificatore nell’affrontare le problematiche e le situazioni in cui sussistono. Essi andranno adattati al contesto operativo e ad obiettivi in continua evoluzione. Il processo di costruzione del paesaggio, la patrimonializzazione dei suoi segni industriali e dei suoi beni storici, il rapporto tra tutela e valorizzazione e quello tra patrimonio culturale/ambientale e turismo, la considerazione di un’agricoltura funzionale non più soltanto alla produzione di beni alimentari, ma anche di servizi, sono questioni storiografiche e politiche che è oggi necessario mettere alla prova della ricerca sul campo.
Paesaggi rurali: nuove prospettive di ricerca tra rural history, analisi comparata e approcci interdisciplinari
Del Prete Rossella
2017-01-01
Abstract
L’Italia presenta una notevole presenza di paesaggi, ciascuno con una propria identità ed una propria complessità, che una più moderna concezione impone di rivedere in relazione ai vari modelli di sviluppo: il paesaggio è il risultato di una complessa integrazione di fattori sociali, economici ed ambientali nel tempo e nello spazio.Uno dei rapporti fondamentali, da cui avviare la discussione è, con certezza, quello storico, tra agricoltura e paesaggio, di cui si cercherà di ricostruire alcune linee evolutive di lungo periodo. Un altro è quello tra paesaggio e patrimonio culturale. Quale prodotto di un lungo processo di accumulazione e stratificazione operato dall’uomo e valutabile sulla scala delle generazioni, il paesaggio comprende, nel suo variegato insieme, la straordinaria eredità materiale e immateriale della storia italiana, dalla ricchezza delle opere d’arte a quella della città e del territorio, dei loro usi e costumi.Molti degli approcci paesaggistici, pur partendo dalla stessa idea condivisa, si fondano su azioni e strategie differenti, sintomo di una complessità che richiede strumenti volti a supportare il pianificatore nell’affrontare le problematiche e le situazioni in cui sussistono. Essi andranno adattati al contesto operativo e ad obiettivi in continua evoluzione. Il processo di costruzione del paesaggio, la patrimonializzazione dei suoi segni industriali e dei suoi beni storici, il rapporto tra tutela e valorizzazione e quello tra patrimonio culturale/ambientale e turismo, la considerazione di un’agricoltura funzionale non più soltanto alla produzione di beni alimentari, ma anche di servizi, sono questioni storiografiche e politiche che è oggi necessario mettere alla prova della ricerca sul campo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.