Il lavoro affronta il problema dell'applicabilità della disciplina relativa alla vendita di beni di consumo in presenza di beni destinati ad uso promiscuo, alla luce della giurisprudenza nazionale e comunitaria, nonchè nella prospettiva del Libro Verde dell'8 febbraio 2007. La soluzione non viene collegata alla condizione soggettiva delle parti contraenti, nè alla normale destinazione del bene compravenduto, ma alla funzione impressa al bene dalle parti nel concreto regolamento negoziale. In caso di destinazione del bene ad un uso promiscuo appare inoltre essenziale verificare se la conclusione del contratto sia atto della professione di chi acquista il bene o il servizio, come lo è per la sua controparte.

Beni di consumo, beni ad uso promiscuo e squilibrio negoziale

MONGILLO R
2008-01-01

Abstract

Il lavoro affronta il problema dell'applicabilità della disciplina relativa alla vendita di beni di consumo in presenza di beni destinati ad uso promiscuo, alla luce della giurisprudenza nazionale e comunitaria, nonchè nella prospettiva del Libro Verde dell'8 febbraio 2007. La soluzione non viene collegata alla condizione soggettiva delle parti contraenti, nè alla normale destinazione del bene compravenduto, ma alla funzione impressa al bene dalle parti nel concreto regolamento negoziale. In caso di destinazione del bene ad un uso promiscuo appare inoltre essenziale verificare se la conclusione del contratto sia atto della professione di chi acquista il bene o il servizio, come lo è per la sua controparte.
2008
978-88-495-1578-7
Beni di consumo; Uso promiscuo; Attività professionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/7535
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