Il turismo sta vivendo intensi cambiamenti che si manifestano attraverso nuove forme di offerta (turismo rurale, sportivo, eno-gastronomico, naturale etc), nuove mete turistiche, con l’effetto di vivacizzare la dinamica competitiva. Le cause di quest’evoluzione sono da rinvenire da un lato nella presenza di una domanda sempre più consapevole, selettiva, interessata a forme di offerta articolate ed integrate, che sappiano rispondere a specifiche esigenze in modo completo, dall’altro, nella tendenza da parte del turista a vivere il prodotto turistico sempre più in una dimensione di esperienza, connessa all’insieme dei fattori di attrattiva di uno specifico territorio. Ciò pone in primo piano il concetto di prodotto turistico evoluto, come elemento chiave per aumentare la competitività dell’industria turistica di una specifica località. Il prodotto turistico evoluto è un prodotto composito, le cui componenti, numerose ed eterogenee, sono combinate attraverso la gestione coordinata di più attori della filiera turistica, che operano nell’ambito di un determinato sistema territoriale, rispetto al quale esistono molteplici rapporti di interazione, secondo i postulati dell’approccio sistemico vitale. Un elemento chiave, pertanto, riguarda la gestione delle diverse relazioni, cooperativo-conflittuali, che si creano fra gli attori della filiera turistica di un certo territorio, relativamente alla messa a punto di uno specifico sistema di offerta. Questo contributo mira ad evidenziare in che termini il processo di cooperazione pubblico-privato possa facilitare la nascita di prodotti turistici evoluti. L’aspetto che si intende stressare riguarda i fattori che agiscono sulla convergenza degli interessi turistici di base dei diversi attori e sul connesso sistema di relazioni che si manifestano in un certo ambito territoriale, al fine di dar vita a prodotti turistici evoluti. Lo studio è rivolto all’analisi di un’area interna della Campania, il Sannio, in cui il turismo è un fenomeno giovane e dove, pertanto, la capacità di aggregare in un’ottica sistemica le potenzialità presenti rappresenta la strada obbligata per avviare il processo di sviluppo. Per esigenze di sintesi il contributo è focalizzato sul turismo eno-gastronomico, che rappresenta una delle aree tematiche su cui il territorio sta puntando. In particolare l’attenzione è rivolta al neonato progetto La strada dei vini e dei prodotti tipici terra dei sanniti, per verificare se lo stesso costituisca la premessa per lo sviluppo di una forma avanzata di cooperazione, tale da dar vita nel tempo ad un prodotto evoluto o se, invece, rappresenti un mero tracciato cartografico. L’analisi è stata condotta su base desk, analizzando la letteratura sulle modalità di analisi del sistema territoriale e sul turismo eno-gastronomico. Parallelamente sono state effettuate una serie di interviste ad opinion leader del comparto sulle iniziative e sui progetti in corso, al fine di evidenziare l’eventuale esistenza di un sistema di relazioni e di capacità progettuali condivise dai vari stakeholder del territorio. Infine, il lavoro è stato completato con una ricerca empirica su base campionaria sul comitato promotore de La strada dei vini e dei prodotti tipici terra dei sanniti, per esaminare il grado di consapevolezza degli attori in merito al senso di appartenenza ad un sistema più ampio, mettere in luce la tipologia di relazioni attualmente in essere e il livello di fiducia. Dai risultati della ricerca emerge la mancanza di una consapevolezza diffusa in relazione sia alle potenzialità esistenti in termini di risorse, sia alle competenze necessarie per valorizzarle. Il percorso di trasformazione delle risorse turistiche in attrazioni muove i primi passi in modo frammentato e spesso disordinato, con l’effetto di una situazione complessiva a macchia di leopardo, in cui a zone di eccellenza si alternano iniziative di scarso rilievo. Mentre si assiste ad una certa attenzione sul piano dei contenuti offerti, si è però ancora lontani da un reale processo di valorizzazione degli stessi. Importanti le implicazioni anche sul piano dei policy maker, che dovrebbero agire come stimolo e facilitatori di veri e propri network, reti che veicolino dati, significati, esperienze tra i diversi attori del territorio.
Processi di cooperazione pubblico-privato e prodotti turistici evoluti. Un'opportunità per la valorizzazione delle risorse territoriali del Sannio
MIGLIACCIO M;M. ROSSI
2004-01-01
Abstract
Il turismo sta vivendo intensi cambiamenti che si manifestano attraverso nuove forme di offerta (turismo rurale, sportivo, eno-gastronomico, naturale etc), nuove mete turistiche, con l’effetto di vivacizzare la dinamica competitiva. Le cause di quest’evoluzione sono da rinvenire da un lato nella presenza di una domanda sempre più consapevole, selettiva, interessata a forme di offerta articolate ed integrate, che sappiano rispondere a specifiche esigenze in modo completo, dall’altro, nella tendenza da parte del turista a vivere il prodotto turistico sempre più in una dimensione di esperienza, connessa all’insieme dei fattori di attrattiva di uno specifico territorio. Ciò pone in primo piano il concetto di prodotto turistico evoluto, come elemento chiave per aumentare la competitività dell’industria turistica di una specifica località. Il prodotto turistico evoluto è un prodotto composito, le cui componenti, numerose ed eterogenee, sono combinate attraverso la gestione coordinata di più attori della filiera turistica, che operano nell’ambito di un determinato sistema territoriale, rispetto al quale esistono molteplici rapporti di interazione, secondo i postulati dell’approccio sistemico vitale. Un elemento chiave, pertanto, riguarda la gestione delle diverse relazioni, cooperativo-conflittuali, che si creano fra gli attori della filiera turistica di un certo territorio, relativamente alla messa a punto di uno specifico sistema di offerta. Questo contributo mira ad evidenziare in che termini il processo di cooperazione pubblico-privato possa facilitare la nascita di prodotti turistici evoluti. L’aspetto che si intende stressare riguarda i fattori che agiscono sulla convergenza degli interessi turistici di base dei diversi attori e sul connesso sistema di relazioni che si manifestano in un certo ambito territoriale, al fine di dar vita a prodotti turistici evoluti. Lo studio è rivolto all’analisi di un’area interna della Campania, il Sannio, in cui il turismo è un fenomeno giovane e dove, pertanto, la capacità di aggregare in un’ottica sistemica le potenzialità presenti rappresenta la strada obbligata per avviare il processo di sviluppo. Per esigenze di sintesi il contributo è focalizzato sul turismo eno-gastronomico, che rappresenta una delle aree tematiche su cui il territorio sta puntando. In particolare l’attenzione è rivolta al neonato progetto La strada dei vini e dei prodotti tipici terra dei sanniti, per verificare se lo stesso costituisca la premessa per lo sviluppo di una forma avanzata di cooperazione, tale da dar vita nel tempo ad un prodotto evoluto o se, invece, rappresenti un mero tracciato cartografico. L’analisi è stata condotta su base desk, analizzando la letteratura sulle modalità di analisi del sistema territoriale e sul turismo eno-gastronomico. Parallelamente sono state effettuate una serie di interviste ad opinion leader del comparto sulle iniziative e sui progetti in corso, al fine di evidenziare l’eventuale esistenza di un sistema di relazioni e di capacità progettuali condivise dai vari stakeholder del territorio. Infine, il lavoro è stato completato con una ricerca empirica su base campionaria sul comitato promotore de La strada dei vini e dei prodotti tipici terra dei sanniti, per esaminare il grado di consapevolezza degli attori in merito al senso di appartenenza ad un sistema più ampio, mettere in luce la tipologia di relazioni attualmente in essere e il livello di fiducia. Dai risultati della ricerca emerge la mancanza di una consapevolezza diffusa in relazione sia alle potenzialità esistenti in termini di risorse, sia alle competenze necessarie per valorizzarle. Il percorso di trasformazione delle risorse turistiche in attrazioni muove i primi passi in modo frammentato e spesso disordinato, con l’effetto di una situazione complessiva a macchia di leopardo, in cui a zone di eccellenza si alternano iniziative di scarso rilievo. Mentre si assiste ad una certa attenzione sul piano dei contenuti offerti, si è però ancora lontani da un reale processo di valorizzazione degli stessi. Importanti le implicazioni anche sul piano dei policy maker, che dovrebbero agire come stimolo e facilitatori di veri e propri network, reti che veicolino dati, significati, esperienze tra i diversi attori del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.