Il contributo affronta la tematica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dell’ufficio giudiziario. Dopo alcune osservazioni preliminari relative ai rapporti tra discrezionalità (amministrativa e giudiziale) e possibile ricorso agli algoritmi, l’Autrice sviluppa la possibilità di ricorrere alle più evolute applicazioni dell’intelligenza artificiale in una prospettiva di supporto all’attività di distribuzione del lavoro giudiziario, avanzando, quindi, in tale settore la visione della intelligenza aumentata. L’impiego di meccanismi di assegnazione automatica degli affari giudiziari – questa è la conclusione principale dell’indagine – si rivela funzionale a corroborare il rispetto dei principi che informano il processo civile.
L’intelligenza aumentata nell’organizzazione dell’ufficio giudiziario
FEDERICA BARBIERI
2021-01-01
Abstract
Il contributo affronta la tematica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno dell’ufficio giudiziario. Dopo alcune osservazioni preliminari relative ai rapporti tra discrezionalità (amministrativa e giudiziale) e possibile ricorso agli algoritmi, l’Autrice sviluppa la possibilità di ricorrere alle più evolute applicazioni dell’intelligenza artificiale in una prospettiva di supporto all’attività di distribuzione del lavoro giudiziario, avanzando, quindi, in tale settore la visione della intelligenza aumentata. L’impiego di meccanismi di assegnazione automatica degli affari giudiziari – questa è la conclusione principale dell’indagine – si rivela funzionale a corroborare il rispetto dei principi che informano il processo civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.