“QUEL CHE RESTA” DELLA REINTEGRAZIONE DEL LAVORATORE NEL POSTO DI LAVORO: UN COLPO MORTALE ALL’EFFETTIVITÀ DEL DIRITTO LESO

“The remains” of the reinstatement in the job: a death blow to the effect of rights. – Summary. This paper focuses on the safeguard of the reinstatement in the job against the illegal dismissal, that recent legislative interventions (l. no. 92/2012, so-called Fornero and d.lgs. no. 23/2015, so-called jobs Act) have effectively reduced to discriminatory and null dismissals, extending the dam-ages. On the contrary, in this paper the reinstatement is considered as the protection that arises from the peculiarity of labour law and the principle of the effect of rights (art. 24 Const.); therefore it has to be confirmed. The analysis reveals criticalities and unjustified differences among the workers’ professions which add shadows over recent changes.

Quel che resta della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro: un colpo mortale all’effettività del diritto leso. – Riassunto. L’analisi è concentrata sulla tutela reintegratoria nel posto di lavoro contro il licenziamento illegittimo, che recenti interventi legislativi (la l. n. 92/2012, c.d. riforma Fornero, e il d.lgs. n. 23/2015, c.d. Jobs act) hanno ristretto essenzialmente alla tipologia di licenziamenti discriminatori e nulli, ampliando l’area della tutela risarcitoria, variamente articolata. Nell’articolo si rileva come la tutela reintegratoria affondi le sue radici e le sue ragioni, oltre che nella specialità del diritto del lavoro, nelle garanzie giurisdizionali che, in attuazione del principio di effettività contenuto nell’art. 24 Cost., devono essere in grado, in primo luogo, di assicurare la tutela in forma specifica del diritto leso e, in secondo luogo, quella «per equivalente». L’analisi, ribadendo l’importanza della conservazione della tutela reintegratoria, non senza giustificate eccezioni, ripercorre la struttura della tutela reintegratoria e i suoi attuali ambiti applicativi, rilevandone evidenti criticità e manifeste ingiustificate disparità tra categorie di lavoratori, che accrescono le ombre delle recenti modifiche, ben lungi dunque dal sistemare razionalmente e definitivamente la materia.