Il saggio intende analizzare l’impatto del divieto di discriminazione introdotto dal d.lgs. n. 105/2022 per alcune ipotesi di cui alla l. n. 104/1992, operando in via interpretativa una separazione concettuale delle fattispecie normative ivi previste: da un lato, i benefici richiesti dai lavoratori e dalle lavoratrici per fronteggiare situazioni soggettive che risultano sganciate da ogni valutazione sull’esercizio del potere gestionale del datore di lavoro; dall’altro lato, le ipotesi che invece connettono le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici all’esercizio di specifiche prerogative datoriali

Divieto di discriminazione (art. 3, comma 1, lett. a, d.lgs. n. 105/2022)

CERBONE M.
2023-01-01

Abstract

Il saggio intende analizzare l’impatto del divieto di discriminazione introdotto dal d.lgs. n. 105/2022 per alcune ipotesi di cui alla l. n. 104/1992, operando in via interpretativa una separazione concettuale delle fattispecie normative ivi previste: da un lato, i benefici richiesti dai lavoratori e dalle lavoratrici per fronteggiare situazioni soggettive che risultano sganciate da ogni valutazione sull’esercizio del potere gestionale del datore di lavoro; dall’altro lato, le ipotesi che invece connettono le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici all’esercizio di specifiche prerogative datoriali
2023
979-12-80922-15-1
discriminazione; conciliazione vita/lavoro; poteri datoriali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/59220
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