Abstract Lithostratigraphic analysis, geologic a n basin, resulted from the huge volcanotectonic collapse that, following the Tufo Giallo Napoletano emplacement (12 kyr b.p.), formed the Phlegrean caldera. Since then its evolution was controlled by the recurrent volcanic and tectonic events throughout the Phlegrean Fields as well as by the sea level rising. In particular, the tephra ejected by the Agnano volcanic field (active from 11 to 3.7 kyr b.p.) greatly contributed to model the depression in that besides rising its bottom also caused a seawards shifting of the coastline. At present a short erosion scarp, representing an ancient seacliff, separates the plain reach (Coroglio plain) of the depression from the marginai Bagnoli-Fuorigrotta Terrace.nd geomorphologic surveys and radiocarbon datings were performed to depict the evolution of the Bagnoli-Fuorigrotta depression, located at the outskirts of Naples and confined between the ridge of Posillipo and Agnano volcanic field. The feature, formerly a marine sedimentary. According to the stratigraphic logs of numerous boreholes the sediment sequence that infills the depression consists of either subaereal tephra and marine levels with intercalations of paleosols and transitional, alluvial and lacustrine-palustrine sediments. Such an assemblage of sediments supports the inference that the depression underwent a rather complicated evolution characterized by an overall, though discontinuous, subsidence trend occasionally counterbalanced by uplifting and or sediment input. Concerning Coroglio plain it has been found that here the combined effects of subsidence and increasing sea level were effective in maintaining, apart from a few lacustrine-palustrine phases, a marine environment up to historical times. The final evolution of the plain dates back some 1.8 kyr b.p. and was triggered by the growth of a dune ridge capable of maintaining swampy areas on the continent. Since then the plain only underwent subsidence which counterbalanced by sedimentation, preserved spread marshy spots until the complete reclamation of the area accomplished in the 19th century.

Riassunto Situata tra il campo policraterico di Agnano e la dorsale di Posillipo, la depressione di Bagnoli-Fuorigrotta deve il suo assetto fisiografico alle vicende vulcaniche e vulcano-tettoniche connesse alle manifestazioni eruttive flegree degli ultimi 12 ka b.p. Essa è caratterizzata da due evidenti elementi geomorfologici, il Terrazzo di Bagnoli-Fuorigrotta e la Piana di Coroglio, separati da una scarpatina erosionale che tutto fa pensare essere una paleofalesia. La serie sedimentaria che costituisce il riempimento della depressione è stata dedotta dalle stratigrafie di numerosi sondaggi effettuati per vari scopi nell'area. Essa mostra notevoli analogie con quella checaratterizza il terrazzo de La Starza nella contigua area puteolana. Il riempimento è costituito in massima parte da sedimenti di origine vulcanica subaerei e marini depositatisi in un'area caratterizzata da prevalente subsidenza. A questi sedimenti sono spesso intercalati depositi alluvionali, limno-palustri e paleosuoli, su alcuni dei quali sono state effettuate datazioni radiocarboniche, che denunciano un'evoluzione complessa della depressione. Essa è stata caratterizzata sostanzialmente da ambienti costieri e transizionali con affermazioni episodiche ora del dominio subaereo e ora di quello marino. L'insieme dei dati geomorfologici, geologico-stratigrafici e le datazioni radiocarboniche consentono, per la prima volta, di ottenere una dettagliata ricostruzione preliminare delle principali tappe dell'evoluzione geomorfologica olocenica di quest'area, le quali risultano essere scandite dalle principali vicende geo-vulcanologiche che hanno caratterizzato la storia eruttiva flegrea degli ultimi 12 ka circa. La depressione si è individuata, come bacino di sedimentazione marina, con il collasso vulcano-tettonico che, 12-11 ka fa circa, originò la «caldera flegrea» . Essa fu ristretta e confinata spazialmente dalla costruzione, in seguito a numerose eruzioni prevalentemente esplosive, del campo policraterico di Agnano che in due fasi distinte, tra 11 e 3.7 ka fa circa, contribuì massicciamente all'aggradazione della depressione bacinale con conseguente avanzamento della linea di costa e formazione del Terrazzo di Bagnoli-Fuorigrotta. La risalita eustatica del livello marino insieme ad una marcata subsidenza di natura bradisismica consentirono che a valle del Terrazzo, nella Piana di Coroglio, la sedimentazione marina continuasse fino in epoca classica intervallata ad episodi continentali di tipo limno-palustre. Da circa 1.8 ka, con la formazione di un cordone dunare lungo la costa, la Piana di Coroglio ha assunto l'attuale fisionomia. Da questo momento essa è stata oggetto solo di movimenti verticali bradisismici la cui entità è stata tale che il mare non ha più potuto ingredire su di essa. Tuttavia, ambienti limno-palustri sono persistiti fino agli inizi del 1800 quando l'intera area è stata definitivamente bonificata e conquistata al dominio continentale.

Evoluzione geomorfologica della depressione Bagnoli-Fuorigrotta: periferia urbana della Città di Napoli

RUSSO F;
1998-01-01

Abstract

Abstract Lithostratigraphic analysis, geologic a n basin, resulted from the huge volcanotectonic collapse that, following the Tufo Giallo Napoletano emplacement (12 kyr b.p.), formed the Phlegrean caldera. Since then its evolution was controlled by the recurrent volcanic and tectonic events throughout the Phlegrean Fields as well as by the sea level rising. In particular, the tephra ejected by the Agnano volcanic field (active from 11 to 3.7 kyr b.p.) greatly contributed to model the depression in that besides rising its bottom also caused a seawards shifting of the coastline. At present a short erosion scarp, representing an ancient seacliff, separates the plain reach (Coroglio plain) of the depression from the marginai Bagnoli-Fuorigrotta Terrace.nd geomorphologic surveys and radiocarbon datings were performed to depict the evolution of the Bagnoli-Fuorigrotta depression, located at the outskirts of Naples and confined between the ridge of Posillipo and Agnano volcanic field. The feature, formerly a marine sedimentary. According to the stratigraphic logs of numerous boreholes the sediment sequence that infills the depression consists of either subaereal tephra and marine levels with intercalations of paleosols and transitional, alluvial and lacustrine-palustrine sediments. Such an assemblage of sediments supports the inference that the depression underwent a rather complicated evolution characterized by an overall, though discontinuous, subsidence trend occasionally counterbalanced by uplifting and or sediment input. Concerning Coroglio plain it has been found that here the combined effects of subsidence and increasing sea level were effective in maintaining, apart from a few lacustrine-palustrine phases, a marine environment up to historical times. The final evolution of the plain dates back some 1.8 kyr b.p. and was triggered by the growth of a dune ridge capable of maintaining swampy areas on the continent. Since then the plain only underwent subsidence which counterbalanced by sedimentation, preserved spread marshy spots until the complete reclamation of the area accomplished in the 19th century.
1998
Riassunto Situata tra il campo policraterico di Agnano e la dorsale di Posillipo, la depressione di Bagnoli-Fuorigrotta deve il suo assetto fisiografico alle vicende vulcaniche e vulcano-tettoniche connesse alle manifestazioni eruttive flegree degli ultimi 12 ka b.p. Essa è caratterizzata da due evidenti elementi geomorfologici, il Terrazzo di Bagnoli-Fuorigrotta e la Piana di Coroglio, separati da una scarpatina erosionale che tutto fa pensare essere una paleofalesia. La serie sedimentaria che costituisce il riempimento della depressione è stata dedotta dalle stratigrafie di numerosi sondaggi effettuati per vari scopi nell'area. Essa mostra notevoli analogie con quella checaratterizza il terrazzo de La Starza nella contigua area puteolana. Il riempimento è costituito in massima parte da sedimenti di origine vulcanica subaerei e marini depositatisi in un'area caratterizzata da prevalente subsidenza. A questi sedimenti sono spesso intercalati depositi alluvionali, limno-palustri e paleosuoli, su alcuni dei quali sono state effettuate datazioni radiocarboniche, che denunciano un'evoluzione complessa della depressione. Essa è stata caratterizzata sostanzialmente da ambienti costieri e transizionali con affermazioni episodiche ora del dominio subaereo e ora di quello marino. L'insieme dei dati geomorfologici, geologico-stratigrafici e le datazioni radiocarboniche consentono, per la prima volta, di ottenere una dettagliata ricostruzione preliminare delle principali tappe dell'evoluzione geomorfologica olocenica di quest'area, le quali risultano essere scandite dalle principali vicende geo-vulcanologiche che hanno caratterizzato la storia eruttiva flegrea degli ultimi 12 ka circa. La depressione si è individuata, come bacino di sedimentazione marina, con il collasso vulcano-tettonico che, 12-11 ka fa circa, originò la «caldera flegrea» . Essa fu ristretta e confinata spazialmente dalla costruzione, in seguito a numerose eruzioni prevalentemente esplosive, del campo policraterico di Agnano che in due fasi distinte, tra 11 e 3.7 ka fa circa, contribuì massicciamente all'aggradazione della depressione bacinale con conseguente avanzamento della linea di costa e formazione del Terrazzo di Bagnoli-Fuorigrotta. La risalita eustatica del livello marino insieme ad una marcata subsidenza di natura bradisismica consentirono che a valle del Terrazzo, nella Piana di Coroglio, la sedimentazione marina continuasse fino in epoca classica intervallata ad episodi continentali di tipo limno-palustre. Da circa 1.8 ka, con la formazione di un cordone dunare lungo la costa, la Piana di Coroglio ha assunto l'attuale fisionomia. Da questo momento essa è stata oggetto solo di movimenti verticali bradisismici la cui entità è stata tale che il mare non ha più potuto ingredire su di essa. Tuttavia, ambienti limno-palustri sono persistiti fino agli inizi del 1800 quando l'intera area è stata definitivamente bonificata e conquistata al dominio continentale.
Geomorfologia, Geologia del Quatemario, Vulcanologia, Olocene, Campi Flegrei, Napoli.; Geomorphology, Quatemary Geology, Volcanology, Holocene, Phlegrean Fields, Neaples.
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