Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza n. 18520/2019, risolvono il contrasto sull’applicazione dell’imposta di registro sul decreto ingiuntivo ottenuto dal fideiussore nei confronti del debitore principale inadempiente. Al di là della soluzione - nel senso dell’applicabilità dell’imposta proporzionale e del percorso motivazionale in gran parte fondato su argomenti di ordine civilistico - l’arresto giurisprudenziale si fa apprezzare oltre i confini del deciso, consentendo, in una prospettiva più generale, di delineare ulteriormente l’ambito applicativo dell’alternatività fra IVA e registro

Debito pubblico e strumenti di imposizione di tipo patrimoniale,

PURI
2020-01-01

Abstract

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza n. 18520/2019, risolvono il contrasto sull’applicazione dell’imposta di registro sul decreto ingiuntivo ottenuto dal fideiussore nei confronti del debitore principale inadempiente. Al di là della soluzione - nel senso dell’applicabilità dell’imposta proporzionale e del percorso motivazionale in gran parte fondato su argomenti di ordine civilistico - l’arresto giurisprudenziale si fa apprezzare oltre i confini del deciso, consentendo, in una prospettiva più generale, di delineare ulteriormente l’ambito applicativo dell’alternatività fra IVA e registro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/53518
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