Le aree portuale sono da sempre sistemi fortemente energivori, con fabbisogni e consumi elettro-energetici che nel tempo hanno raggiunto valori complessivi di decine di megawatt, con un notevole ed allarmante impatto ambientale ed economico. Ciò ha fatto sì che il tema della «sostenibilità energetica» a medio e lungo termine si sia imposto come imperativo globale non solo nella gestione degli impianti e delle operazioni portuali, ma dell’intero sistema portuale con evidenti interconnessioni in tema di pianificazione urbano-portuale. La recente riforma (Decreto Legislativo 169/2016), oltre a imporre una riorganizzazione del sistema di governance, riconfigura il ruolo delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP), evidenziando nuove responsabilità in materia di sostenibilità energetica ed ambientale nel rispetto del quadro normativo nazionale e comunitario. L’obiettivo è la trasformazione delle aree portuali in distretti produttivi tendenti a emissioni Zero, avviando una transizione energetica che porti non solo ad aumentare i livelli di efficienza operativa, mitigando l’impatto ambientale, ma ad auto-generare in parte (o in tutto) il fabbisogno energetico da un mix di fonti rinnovabili. Il presente lavoro si propone di indagare lo stato dell’arte della pianificazione, degli strumenti e dei progetti in tema di green port nella portualità italiana e le prospettive concrete di sviluppo a partire dal nuovo Documento di pianificazione energetica ed ambientale del sistema portuale (DEASP) previsto dalla normativa nazionale.
Transizione energetica e uso efficiente delle risorse nelle aree portuali: stato dell’arte e prospettive.
Greco Ilaria
2021-01-01
Abstract
Le aree portuale sono da sempre sistemi fortemente energivori, con fabbisogni e consumi elettro-energetici che nel tempo hanno raggiunto valori complessivi di decine di megawatt, con un notevole ed allarmante impatto ambientale ed economico. Ciò ha fatto sì che il tema della «sostenibilità energetica» a medio e lungo termine si sia imposto come imperativo globale non solo nella gestione degli impianti e delle operazioni portuali, ma dell’intero sistema portuale con evidenti interconnessioni in tema di pianificazione urbano-portuale. La recente riforma (Decreto Legislativo 169/2016), oltre a imporre una riorganizzazione del sistema di governance, riconfigura il ruolo delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP), evidenziando nuove responsabilità in materia di sostenibilità energetica ed ambientale nel rispetto del quadro normativo nazionale e comunitario. L’obiettivo è la trasformazione delle aree portuali in distretti produttivi tendenti a emissioni Zero, avviando una transizione energetica che porti non solo ad aumentare i livelli di efficienza operativa, mitigando l’impatto ambientale, ma ad auto-generare in parte (o in tutto) il fabbisogno energetico da un mix di fonti rinnovabili. Il presente lavoro si propone di indagare lo stato dell’arte della pianificazione, degli strumenti e dei progetti in tema di green port nella portualità italiana e le prospettive concrete di sviluppo a partire dal nuovo Documento di pianificazione energetica ed ambientale del sistema portuale (DEASP) previsto dalla normativa nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.