La monografia affronta il plebiscito del 169 a.C. lex Voconia, esaminandone i problemi relativi alla datazione, l’entrata in vigore, la possibile retroattività della legge e i requisiti soggettivi di applicabilità del disposto. Segue un esame del dettato normativo che include una possibile ricostruzione del testo del divieto di istituire eredi le donne. Questa ricostruzione è basata su di un’analisi filologica, linguistica e giuridica del lungo passo dedicato al plebiscitum, contenuto nel primo libro dell’actio secunda delle Verrine. Si esamina, poi, il livello di coordinamento della lex Voconia con le regole della successione legittima. La successione di Emilia Terza, moglie di Scipione Africano, ha poi costituito un case study ideale per verificare le ipotesi di lavoro avanzate: sia per il momento temporale in cui avvenne, pochi anni dopo l’emanazione della legge, sia per le persone in essa a vario titolo coinvolte, tutte appartenenti alle famiglie repubblicane più in vista di Roma. Polibio dedica pagine minuziose (31.26-28) a quello che fu considerato un fatto da ricordare. Si tratta della prima successione storicamente attestata di una donna che, a causa della lex Voconia, non poteva istituire eredi le sue due figlie femmine. Si esamina quindi l’intrecciarsi della lex Voconia con la legislazione matrimoniale augustea. L’ultima parte della monografia è dedicata alla ricchezza femminile, alla pecunia, agli oggetti preziosi del corredo e dei gioielli sui cui le donne appaiono avere maggiore libertà di gestione. Lo testimoniano in maniera massiccia i Digesta giustinianei, in cui i lasciti a titolo particolare di preziosi interessano le donne sia nel ruolo di testatrici che di legatarie. E non si tratta di legati di modesta entità. Il confronto con le fonti letterarie e con i reperti archeologici ci fornisce la misura del valore dei beni di cui si parla, immediatamente traducibili in danaro contante. Tra essi in particolare i legati di ornamenta mostrano che vi era una consolidata trasmissione di madre in figlia e in generale da donna a donna.

La ricchezza femminile e la 'lex Voconia'

Aglaia McClintock
2022-01-01

Abstract

La monografia affronta il plebiscito del 169 a.C. lex Voconia, esaminandone i problemi relativi alla datazione, l’entrata in vigore, la possibile retroattività della legge e i requisiti soggettivi di applicabilità del disposto. Segue un esame del dettato normativo che include una possibile ricostruzione del testo del divieto di istituire eredi le donne. Questa ricostruzione è basata su di un’analisi filologica, linguistica e giuridica del lungo passo dedicato al plebiscitum, contenuto nel primo libro dell’actio secunda delle Verrine. Si esamina, poi, il livello di coordinamento della lex Voconia con le regole della successione legittima. La successione di Emilia Terza, moglie di Scipione Africano, ha poi costituito un case study ideale per verificare le ipotesi di lavoro avanzate: sia per il momento temporale in cui avvenne, pochi anni dopo l’emanazione della legge, sia per le persone in essa a vario titolo coinvolte, tutte appartenenti alle famiglie repubblicane più in vista di Roma. Polibio dedica pagine minuziose (31.26-28) a quello che fu considerato un fatto da ricordare. Si tratta della prima successione storicamente attestata di una donna che, a causa della lex Voconia, non poteva istituire eredi le sue due figlie femmine. Si esamina quindi l’intrecciarsi della lex Voconia con la legislazione matrimoniale augustea. L’ultima parte della monografia è dedicata alla ricchezza femminile, alla pecunia, agli oggetti preziosi del corredo e dei gioielli sui cui le donne appaiono avere maggiore libertà di gestione. Lo testimoniano in maniera massiccia i Digesta giustinianei, in cui i lasciti a titolo particolare di preziosi interessano le donne sia nel ruolo di testatrici che di legatarie. E non si tratta di legati di modesta entità. Il confronto con le fonti letterarie e con i reperti archeologici ci fornisce la misura del valore dei beni di cui si parla, immediatamente traducibili in danaro contante. Tra essi in particolare i legati di ornamenta mostrano che vi era una consolidata trasmissione di madre in figlia e in generale da donna a donna.
2022
978-88-243-2733-6
lex Voconia, successioni, lex Oppia, ricchezza femminile
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/51393
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact