Scopo: La crisi internazionale del 2008 e le dinamiche dei successivi contesti competitivi hanno imposto adeguati stru-menti di monitoraggio degli equilibri economico-finanziari interni finalizzati alla prevenzione di squilibri e all’ordinata pianificazione degli sviluppi futuri. La nuova crisi globale dovuta alla pandemia dovrebbe dunque confrontarsi con management più consapevoli e già dotati di adeguati strumenti di controllo. Tra questi, il ben-chmark che favorisce il confronto con realtà esemplari simili. Lo scopo di questa ricerca è analizzare la dinamica economico-finanziaria delle società di gioco d’azzardo italiane tra le due catastrofi economiche internazionali. Le domande di ricerca: RQ1: quali sono gli investimenti che mediamente caratterizzano queste aziende? RQ2: qual è stato il trend della redditività nel decennio considerato? RQ3: quali sono state le fonti finanziarie privilegiate? RQ4: l’ubicazione delle aziende ha inciso su redditività ed equilibri finanziari? RQ5: vi sono delle significative relazioni con le situazioni di crisi economica generalizzata? Le risposte non possono limitarsi a una mera lettura quantitativa di dati di bilancio, ma debbono considerare an-che questioni legali ed etiche che influenzano la gestione di queste aziende. Metodologia: Dalla banca dati Aida sono stati tratti i bilanci di 1.212 aziende, con un fatturato superiore a € 800.000, caratte-rizzate dal codice Ateco 92.00 - Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco, distinguendoli anche per area geografica, per il decennio 2009-2018. Sono stati quindi determinati i trend di investimenti, Roe e Leverage medi di ogni anno, per l’Italia e per ogni macroarea (Nord, Centro e Sud). I dati sono stati assoggettati a numerose elaborazioni statistiche e rappresentati graficamente. Per il confronto tra le macroregioni ci si è av-valsi dei metodi Anova e Tukey-Kramer. Ogni esito è stato opportunamente illustrato e commentato. Risultati: I bilanci segnalano modeste dimensioni aziendali rispetto agli investimenti, significativamente più bassi nel Sud Italia. Immediatamente dopo la crisi, il settore mostra una redditività crescente (2009-2011), che diminuisce negli anni successivi (2012-2013), per poi aumentare nuovamente. Le aziende sono generalmente sottocapitalizzate, con differenze statisticamente rilevanti tra centro e sud. Si registrano solo alcune differenze tra gli indici calcolati nei diversi contesti economico sociali, contrariamente alle aspettative. La crisi, infine, incide anche sui profitti di aziende del genere. In futuro, un’indagine analoga dovrà estendersi su altri indici. Migliorerebbe l’osservazione un campione esteso anche alle imprese più piccole e una analisi articolata per coorti di aziende, tracciando trend per attività avviate nello stesso anno. Le analisi quantitative di bilancio dovrebbero, poi, integrarsi anche con studi qualitativi e valu-tazioni interdisciplinari, considerando rischi etici e sociali della diffusione del gioco d'azzardo, patologico so-prattutto presso persone fragili: adolescenti e anziani, innanzitutto. Implicazioni: Questo studio implementa la modesta letteratura economica sulle società italiane di gioco d’azzardo, consideran-do che la migliore riflessione scientifica ha focalizzato soprattutto aspetti psicologici e sociali. Inoltre, tenta di integrare aspetti e approcci spesso analizzati separatamente. La ricerca quantitativa evidenzia i guadagni delle aziende del settore, sottolineando i motivi della proliferazione delle case per scommesse in tutta Italia. Le politiche pubbliche potrebbero utilizzare gli esiti per decisioni migliori a sostegno delle attività che imple-mentano il Pil nazionale, ma che possono generare gravi patologie sociali e facili devianze: la dipendenza dal gioco d'azzardo è una piaga seria e rischiosa. Genera persone frustrate e distrugge le famiglie. Questo studio è utile anche per la didattica negli ambienti dediti all’alta formazione economica ed etico-economica (Università, Associazioni culturali, Centri studio, ecc.). La gestione di ogni unità produttiva, inoltre, può confrontare i suoi risultati con quelli medi del settore, per iden-tificare proprie prospettive di miglioramento. La situazione italiana, infine, può essere utile riferimento per tutti i Paesi che debbono affrontare le opportunità e i pericoli della diffusione del gioco d’azzardo.

Le aziende italiane del gioco d’azzardo tra le due grandi crisi: equilibri economico-finanziari e limiti etico-sociali

Migliaccio Guido
Writing – Original Draft Preparation
;
Di Stazio Monica
Writing – Original Draft Preparation
2022-01-01

Abstract

Scopo: La crisi internazionale del 2008 e le dinamiche dei successivi contesti competitivi hanno imposto adeguati stru-menti di monitoraggio degli equilibri economico-finanziari interni finalizzati alla prevenzione di squilibri e all’ordinata pianificazione degli sviluppi futuri. La nuova crisi globale dovuta alla pandemia dovrebbe dunque confrontarsi con management più consapevoli e già dotati di adeguati strumenti di controllo. Tra questi, il ben-chmark che favorisce il confronto con realtà esemplari simili. Lo scopo di questa ricerca è analizzare la dinamica economico-finanziaria delle società di gioco d’azzardo italiane tra le due catastrofi economiche internazionali. Le domande di ricerca: RQ1: quali sono gli investimenti che mediamente caratterizzano queste aziende? RQ2: qual è stato il trend della redditività nel decennio considerato? RQ3: quali sono state le fonti finanziarie privilegiate? RQ4: l’ubicazione delle aziende ha inciso su redditività ed equilibri finanziari? RQ5: vi sono delle significative relazioni con le situazioni di crisi economica generalizzata? Le risposte non possono limitarsi a una mera lettura quantitativa di dati di bilancio, ma debbono considerare an-che questioni legali ed etiche che influenzano la gestione di queste aziende. Metodologia: Dalla banca dati Aida sono stati tratti i bilanci di 1.212 aziende, con un fatturato superiore a € 800.000, caratte-rizzate dal codice Ateco 92.00 - Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco, distinguendoli anche per area geografica, per il decennio 2009-2018. Sono stati quindi determinati i trend di investimenti, Roe e Leverage medi di ogni anno, per l’Italia e per ogni macroarea (Nord, Centro e Sud). I dati sono stati assoggettati a numerose elaborazioni statistiche e rappresentati graficamente. Per il confronto tra le macroregioni ci si è av-valsi dei metodi Anova e Tukey-Kramer. Ogni esito è stato opportunamente illustrato e commentato. Risultati: I bilanci segnalano modeste dimensioni aziendali rispetto agli investimenti, significativamente più bassi nel Sud Italia. Immediatamente dopo la crisi, il settore mostra una redditività crescente (2009-2011), che diminuisce negli anni successivi (2012-2013), per poi aumentare nuovamente. Le aziende sono generalmente sottocapitalizzate, con differenze statisticamente rilevanti tra centro e sud. Si registrano solo alcune differenze tra gli indici calcolati nei diversi contesti economico sociali, contrariamente alle aspettative. La crisi, infine, incide anche sui profitti di aziende del genere. In futuro, un’indagine analoga dovrà estendersi su altri indici. Migliorerebbe l’osservazione un campione esteso anche alle imprese più piccole e una analisi articolata per coorti di aziende, tracciando trend per attività avviate nello stesso anno. Le analisi quantitative di bilancio dovrebbero, poi, integrarsi anche con studi qualitativi e valu-tazioni interdisciplinari, considerando rischi etici e sociali della diffusione del gioco d'azzardo, patologico so-prattutto presso persone fragili: adolescenti e anziani, innanzitutto. Implicazioni: Questo studio implementa la modesta letteratura economica sulle società italiane di gioco d’azzardo, consideran-do che la migliore riflessione scientifica ha focalizzato soprattutto aspetti psicologici e sociali. Inoltre, tenta di integrare aspetti e approcci spesso analizzati separatamente. La ricerca quantitativa evidenzia i guadagni delle aziende del settore, sottolineando i motivi della proliferazione delle case per scommesse in tutta Italia. Le politiche pubbliche potrebbero utilizzare gli esiti per decisioni migliori a sostegno delle attività che imple-mentano il Pil nazionale, ma che possono generare gravi patologie sociali e facili devianze: la dipendenza dal gioco d'azzardo è una piaga seria e rischiosa. Genera persone frustrate e distrugge le famiglie. Questo studio è utile anche per la didattica negli ambienti dediti all’alta formazione economica ed etico-economica (Università, Associazioni culturali, Centri studio, ecc.). La gestione di ogni unità produttiva, inoltre, può confrontare i suoi risultati con quelli medi del settore, per iden-tificare proprie prospettive di miglioramento. La situazione italiana, infine, può essere utile riferimento per tutti i Paesi che debbono affrontare le opportunità e i pericoli della diffusione del gioco d’azzardo.
2022
9788835139317
Performance economico-finanziaria, Investimenti, Roe, Leverage, Anova.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/49975
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