Femminismo giuridico. Il ruolo della giurisprudenza nella differenza e violenza di genere

Gli ordinamenti giuridici, specie negli ultimi decenni, sono attraversati da tensioni e trasformazioni provenienti da pressanti esigenze di mutamento sociale, in cui la presa di coscienza da parte della soggettività femminile svolge senz’altro un ruolo di primo piano. I movimenti femministi rappresentano, in questo contesto, non solo un imprescindibile input per la lotta al sessismo, alla violenza e, più recentemente, al cosiddetto femminicidio, ma anche un costante fattore di critica e decostruzione degli assetti tradizionali della teoria giuridica, ponendo in rilievo innanzitutto, la differenza di trattamento tra genere maschile e genere femminile. Di qui la denuncia, da parte delle donne, di disparità e prevaricazioni e la richiesta di un accesso parificato all’istruzione, a uguali distribuzioni di ruoli, incarichi lavorativi e salario. In un secondo momento, nel rivendicare le diversità esistenti tra mondo femminile e mondo maschile sia a livello sociale che politico-giuridico, i movimenti femministi rifiutano un adeguamento agli standard maschili tout court in nome di una più consona valorizzazione della differenza.