Con la riforma della normativa dei lavori flessibili (d.lgs. 368/2001, d.lgs 276/2003 e smi), il rapporto tra legge e autonomia collettiva, che da sempre ne ha caratterizzato la disciplina, ha subito alcune significative modifiche. In particolare, specie con riferimento alla struttura della contrattazione collettiva, dinanzi a tale complesso dato normativo si è immediatamente evidenziato come la scelta legislativa rischi seriamente di incidere sulla tenuta del sistema contrattuale, tanto da giungere a “destrutturarlo” . L’A. propone una lettura del quadro normativo diretta a ricondurre in qualche misura a sistema quella che, a prima vista, pure effettivamente si presenta come un disomogeneo insieme di disposizioni, rinvenendo anche in questa legislazione, sulla base tanto delle dinamiche politico-sindacali quanto del piano giuridico, elementi di razionalità e di collegamento tra i diversi soggetti e livelli contrattuali. Una siffatta lettura – che valorizza fortemente il piano sistematico – appare interessante, non solo in relazione all’attuale quadro normativo, ma anche in prospettiva, se si considera che da più parti giungono sollecitazioni a reintervenire nella regolazione dei lavori flessibili.

La contrattazione collettiva e la recente legislazione sul lavoro flessibile: verso la destrutturazione del sistema contrattuale?

SARACINI P
2006-01-01

Abstract

Con la riforma della normativa dei lavori flessibili (d.lgs. 368/2001, d.lgs 276/2003 e smi), il rapporto tra legge e autonomia collettiva, che da sempre ne ha caratterizzato la disciplina, ha subito alcune significative modifiche. In particolare, specie con riferimento alla struttura della contrattazione collettiva, dinanzi a tale complesso dato normativo si è immediatamente evidenziato come la scelta legislativa rischi seriamente di incidere sulla tenuta del sistema contrattuale, tanto da giungere a “destrutturarlo” . L’A. propone una lettura del quadro normativo diretta a ricondurre in qualche misura a sistema quella che, a prima vista, pure effettivamente si presenta come un disomogeneo insieme di disposizioni, rinvenendo anche in questa legislazione, sulla base tanto delle dinamiche politico-sindacali quanto del piano giuridico, elementi di razionalità e di collegamento tra i diversi soggetti e livelli contrattuali. Una siffatta lettura – che valorizza fortemente il piano sistematico – appare interessante, non solo in relazione all’attuale quadro normativo, ma anche in prospettiva, se si considera che da più parti giungono sollecitazioni a reintervenire nella regolazione dei lavori flessibili.
2006
lavori flessibili ; autonomia collettiva; sistema contrattuale
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