Nel contributo vengono descritte le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei territori di Guardia Sanframondi e San Lorenzello. Lo studio è stato condotto mediante tecniche classiche di rilevamento e analisi geologica e geomorfologica. I dati sono stati elaborati e graficamente restituiti mediante cartografie tematiche realizzate in ambiente GIS. Gran parte dell’area di studio è risultata impostata su successioni calcareo-dolomitiche, di età giurassico-cretacica, e su successioni calcareo-arenaceo-marnose, di età compresa tra il Cretacico e il Pliocene, intensamente tettonizzate. Su tali successioni poggiano, in discordanza, depositi quaternari alluvionali, piroclastici e, in subordine, di versante. Il paesaggio dell’area di studio è risultato piuttosto articolato e, nella sua genesi ed evoluzione morfologica, è stato condizionato dall’interazione tra attività tettonica e variazioni climatiche, oltre che dalla diversa erodibilità dei differenti litotipi che ne costituiscono il substrato. Per la sua configurazione, esso può essere schematicamente suddiviso in tre macrosettori: il settore montuoso, che comprende i rilievi carbonatici posti all’estremo limite nord-orientale e nel settore settentrionale-nord occidentale dell’area, caratterizzati da versanti regolari, da moderatamente acclivi a scoscesi, ad andamento rettilineo che riflette la loro origine tettonica; il settore collinare, caratterizzato da morfologie più dolci, costituito in gran parte da lunghi versanti irregolari a debole pendenza incisi dal reticolo idrografico minore, ampiamente interessati da fenomeni franosi e processi di erosione idrica; il settore vallivo, che comprende le piane alluvionali attive e fossili del fiume Calore e del torrente Titerno, caratterizzate da diversi ordini di superfici terrazzate. Le principali unità litostratigrafiche affioranti e i principali elementi geomorfologici che caratterizzano l’area di studio sono stati descritti in dettaglio e rappresentati nella “Carta Geologica” e nella “Carta Geomorfologica” riportate nel contributo. Infine, lo studio dell’assetto geologico e geomorfologico del territorio investigato e dei processi morfodinamici che su di esso hanno agito (e tuttora agiscono) hanno consentito di individuare superfici più o meno stabili dal punto di vista dei processi erosivi (fluviali e di versante), rappresentate nella “Carta della stabilità relativa delle superfici geomorfologiche”.

Assetto geologico e geomorfologico dei territori di Guardia Sanframondi e San Lorenzello.

MAGLIULO, P.
2020-01-01

Abstract

Nel contributo vengono descritte le caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei territori di Guardia Sanframondi e San Lorenzello. Lo studio è stato condotto mediante tecniche classiche di rilevamento e analisi geologica e geomorfologica. I dati sono stati elaborati e graficamente restituiti mediante cartografie tematiche realizzate in ambiente GIS. Gran parte dell’area di studio è risultata impostata su successioni calcareo-dolomitiche, di età giurassico-cretacica, e su successioni calcareo-arenaceo-marnose, di età compresa tra il Cretacico e il Pliocene, intensamente tettonizzate. Su tali successioni poggiano, in discordanza, depositi quaternari alluvionali, piroclastici e, in subordine, di versante. Il paesaggio dell’area di studio è risultato piuttosto articolato e, nella sua genesi ed evoluzione morfologica, è stato condizionato dall’interazione tra attività tettonica e variazioni climatiche, oltre che dalla diversa erodibilità dei differenti litotipi che ne costituiscono il substrato. Per la sua configurazione, esso può essere schematicamente suddiviso in tre macrosettori: il settore montuoso, che comprende i rilievi carbonatici posti all’estremo limite nord-orientale e nel settore settentrionale-nord occidentale dell’area, caratterizzati da versanti regolari, da moderatamente acclivi a scoscesi, ad andamento rettilineo che riflette la loro origine tettonica; il settore collinare, caratterizzato da morfologie più dolci, costituito in gran parte da lunghi versanti irregolari a debole pendenza incisi dal reticolo idrografico minore, ampiamente interessati da fenomeni franosi e processi di erosione idrica; il settore vallivo, che comprende le piane alluvionali attive e fossili del fiume Calore e del torrente Titerno, caratterizzate da diversi ordini di superfici terrazzate. Le principali unità litostratigrafiche affioranti e i principali elementi geomorfologici che caratterizzano l’area di studio sono stati descritti in dettaglio e rappresentati nella “Carta Geologica” e nella “Carta Geomorfologica” riportate nel contributo. Infine, lo studio dell’assetto geologico e geomorfologico del territorio investigato e dei processi morfodinamici che su di esso hanno agito (e tuttora agiscono) hanno consentito di individuare superfici più o meno stabili dal punto di vista dei processi erosivi (fluviali e di versante), rappresentate nella “Carta della stabilità relativa delle superfici geomorfologiche”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/44300
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