La precisazione delle conclusioni e il «collo di bottiglia» nel processo civile

La precisazione delle conclusioni è un istituto del tutto peculiare attraverso il quale le parti sono chiamate, prima che la causa vada in decisione, a indicare le domande e le questioni sulle quali il giudice dovrà pronunciarsi. L'istituto, che non era previsto nel codice del 1865, era contemplato nei progetti Solmi ed è stato trasfuso nel codice del 1940. Per molto tempo, la precisazione delle conclusioni non ha rivestito particolare importanza, ma quando il legislatore della riforma del 1990 ha introdotto il giudice monocratico del tribunale e ha reso facoltativa la fissazione dell'udienza di discussione davanti al collegio, l'istituto è divenuto di fondamentale importanza per i giudici. L'udienza fissata per la precisazione delle conclusioni ha infatti iniziato a segnare il momento oltre il quale il giudice non è più in grado di procrastinare la decisione della causa. Di conseguenza, il giudice Di conseguenza, i giudici, per distribuire nel tempo le decisioni delle con-troversie che hanno in carico senza rischiare un procedimento disciplinare (che potrebbe scattare nel caso in cui vengano ripetutamente violati i termini previsti per il deposito della sentenza), preferiscono rinviare a lungo l’udienza di precisazione delle conclusioni.