Nella storia dell’uomo i fiumi sono stati da sempre i luoghi ideali per gli insediamenti per diverse ragioni. Principalmente perché la disponibilità dell’acqua che vi scorre è una necessità per la sopravvivenza, secondariamente perché da essa si possono sostenere una serie di attività, tra cui l’agricoltura. Quest’ultima trae risorse anche dalla piana alluvionale, sebbene inondata occasionalmente, che si estende ai lati del fiume. Un’esondazione rappresenta al tempo stesso la possibilità di rendere fertili i terreni della piana e la casualità di danneggiare i beni presenti. Tutto questo non deve essere stato del tutto ignorato dalle popolazioni primitive che svilupparono i loro insediamenti alla confluenza dei fiumi Calore e Sabato nelle aree interne della Campania (Mazzacca, 1992). È noto che i primi insediamenti fluviali erano agglomerati urbani essenziali che presto dovettero spostarsi più in alto soprattutto per difendersi dalle frequenti esondazioni che minacciavano tali insediamenti divenuti meglio strutturati e organizzati. Lo spostamento verso aree più rilevate avvenne verso luoghi non troppo distanti e con collegamenti, tra vecchio e nuovo, mediante infrastrutture (strade, ponti, condotte idriche, etc.) denotanti tecniche di realizzazione sempre più efficienti. Con i Romani e poi con i Longobardi gli usi del suolo divennero più massicci ed efficaci tanto da condizionarne lo sviluppo antropico nei rispettivi insediamenti. I vecchi agglomerati antropici sono sostituiti da residenze atte allo svolgimento delle varie attività umane: nasce la città e Benevento ne rappresenta un campione importante (Rotili, 1986). Continua però a sussistere una situazione di pericolo legata alle inondazioni e ad un sempre crescente sviluppo del degrado del territorio tanto che si arriva a compromettere seriamente la sussistenza degli stessi beni essenziali; a ciò si aggiungano anche le varie crisi sismiche aggravate da un non attento sviluppo urbano.

L’influenza delle forme del paesaggio nella storia della Città di Benevento (Campania).

RUSSO F;VALENTE A
2019-01-01

Abstract

Nella storia dell’uomo i fiumi sono stati da sempre i luoghi ideali per gli insediamenti per diverse ragioni. Principalmente perché la disponibilità dell’acqua che vi scorre è una necessità per la sopravvivenza, secondariamente perché da essa si possono sostenere una serie di attività, tra cui l’agricoltura. Quest’ultima trae risorse anche dalla piana alluvionale, sebbene inondata occasionalmente, che si estende ai lati del fiume. Un’esondazione rappresenta al tempo stesso la possibilità di rendere fertili i terreni della piana e la casualità di danneggiare i beni presenti. Tutto questo non deve essere stato del tutto ignorato dalle popolazioni primitive che svilupparono i loro insediamenti alla confluenza dei fiumi Calore e Sabato nelle aree interne della Campania (Mazzacca, 1992). È noto che i primi insediamenti fluviali erano agglomerati urbani essenziali che presto dovettero spostarsi più in alto soprattutto per difendersi dalle frequenti esondazioni che minacciavano tali insediamenti divenuti meglio strutturati e organizzati. Lo spostamento verso aree più rilevate avvenne verso luoghi non troppo distanti e con collegamenti, tra vecchio e nuovo, mediante infrastrutture (strade, ponti, condotte idriche, etc.) denotanti tecniche di realizzazione sempre più efficienti. Con i Romani e poi con i Longobardi gli usi del suolo divennero più massicci ed efficaci tanto da condizionarne lo sviluppo antropico nei rispettivi insediamenti. I vecchi agglomerati antropici sono sostituiti da residenze atte allo svolgimento delle varie attività umane: nasce la città e Benevento ne rappresenta un campione importante (Rotili, 1986). Continua però a sussistere una situazione di pericolo legata alle inondazioni e ad un sempre crescente sviluppo del degrado del territorio tanto che si arriva a compromettere seriamente la sussistenza degli stessi beni essenziali; a ciò si aggiungano anche le varie crisi sismiche aggravate da un non attento sviluppo urbano.
2019
978-88-942641-2-8
Geografia fisica, Fiumi, Benevento, Paesaggio urbano, Storia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/41250
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