Si approfondisce l'analisi degli oneri di indicazione dei motivi di ricorso e i relativi requisiti richiesti a pena di inammissibilità dalla disciplina codicistica e dalla interpretazione giurisprudenziale delle relative norma, con particolare riferimento all'art. 360-bis c.p.c. Si critica l'introduzione della predetta norma, che - secondo la Corte di cassazione - regolerebbe un'ipotesi di inammissibilità “di merito” del ricorso che imporrebbe ulteriori oneri formali a carico del ricorrente.

La Corte di cassazione e il culto dell'inammissibilità

Francesco Saverio Damiani
2018-01-01

Abstract

Si approfondisce l'analisi degli oneri di indicazione dei motivi di ricorso e i relativi requisiti richiesti a pena di inammissibilità dalla disciplina codicistica e dalla interpretazione giurisprudenziale delle relative norma, con particolare riferimento all'art. 360-bis c.p.c. Si critica l'introduzione della predetta norma, che - secondo la Corte di cassazione - regolerebbe un'ipotesi di inammissibilità “di merito” del ricorso che imporrebbe ulteriori oneri formali a carico del ricorrente.
2018
ricorso per cassazione, inammissibilità, motivi di ricorso, orientamenti giurisprudenziali, oneri di confronto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/39788
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