PERCORSI E PROCESSI DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE TERRITORIALE: RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO IN IRPINIA

The migrations of the new millennium are economic, but also social and political migrations. In Italy this phenomenon has taken on a significant dimension, both for the number of migrants who land on the coasts and for the territories affected by the emergency. Today, it is not possible to handle the emergency in landing areas; local institutions and communities are directly involved in the reception of refugees and asylum seekers. This article is the result of a research on the reception model of asylum seekers and refugees in Irpinia, a territory of South Italy that has been facing for 4-5 years the problem of hospitality, with difficulties and social instability, but which, in some cases, has produced examples of excellence. The research deepens the possible correlations between the local reception model (SPRAR and CAS) and the territorial networks involved; but also wants to check whether the presence of a permanent territorial organization, stimulates the reception, responds to a first territorial emergency, favors a true integration, with positive effects on the improvement and development of the communities involved.

Le migrazioni del nuovo millennio sono migrazioni economiche, ma anche sociali e politiche. In Italia questo fenomeno ha assunto una dimensione significativa, sia per il numero di migranti che sbarcano sulle coste sia per i territori colpiti dall’emergenza. Attualmente non è possibile gestire l’emergenza nelle aree di sbarco; le istituzioni locali e le comunità sono direttamente coinvolte nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. Questo articolo è il risultato di una ricerca sul modello di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati in Irpinia, un territorio dell’Italia meridionale che affronta da 4-5 anni il problema dell’ospitalità, con difficoltà e instabilità sociale, ma che, in alcuni casi, ha prodotto esempi di eccellenza. La ricerca approfondisce le possibili correlazioni tra il modello di ricezione locale (SPRAR e CAS) e le reti territoriali coinvolte; ma vuole anche verificare se la presenza di un’organizzazione territoriale permanente, stimola l’accoglienza, risponde ad una prima emergenza territoriale, favorisce una vera integrazione, con effetti positivi sul miglioramento e lo sviluppo delle comunità coinvolte.