The ports, with their natural hinterland and their coastal nuclei, have historically represented a reality of transit and connection between land and sea, elements of a one landscape made of water, infrastructures, constructions, relationships. An ancient alliance that, after years of separation and conflicts of use of the space of proximity of the “land” to the “sea” – the so-called urban waterfront –, today seems to be able to recreate in a completely new and more vigorous way, starting from urban development policies and approaches to urbanport planning that take distance from the linear and sectorial models of the last decades The first part of this paper explores this theme by recognizing the urban waterfront and the city-port a priority role in the planning of the cities of the future as a real “laboratory” for the experimentation of sustainable urban growth. In the second part, instead, the analysis focuses on different types of plans, programs and projects that in recent years have concerned single port-cities or entire Italian coastal regions in terms of integrated urban-port planning with the aim of evaluating, through a comparative analysis, the “state of the art” in Italy. On the basis of the research is proposed a possible schematization of different “port-city models” and a reclassification of the cities studied according to the explicit models

I porti, con i loro retroterra naturali e i loro nuclei costieri, hanno storicamente rappresentato una realtà di transito e connessione tra terra e mare, elementi di un unico paesaggio fatto di acqua, infrastrutture, costruzioni, relazioni. Un’antica alleanza che, dopo anni di separazione e conflitti d’uso dello spazio di prossimità e di affaccio della “terra” al “mare” – il cosiddetto waterfront urbano –, sembra oggi potersi ricreare in una veste completamente nuova e con maggior vigore a partire da politiche di sviluppo urbano e da approcci alla pianificazione urbano-portuale che superano i modelli lineari e settoriali degli ultimi decenni. La prima parte del presente contributo approfondisce tale tema riconoscendo al waterfront urbano e alla città-porto un ruolo prioritario nella progettazione delle città del futuro quale vero e proprio “laboratorio” per la sperimentazione di una crescita urbana sostenibile. Nella seconda parte, invece, l’analisi si concentra su diverse tipologie di piani, programmi e progetti che negli ultimi anni hanno interessato singole città-porto o intere regioni costiere italiane in tema di pianificazione integrata urbano-portuale con l’obiettivo di valutare, attraverso un’analisi comparata, lo “stato dell’arte” di tali processi pianificatori in Italia. Sulla base dell’attività di ricerca svolta, viene proposta una possibile schematizzazione di differenti “modelli di città-porto” e una riclassificazione delle città studiate in funzione dei modelli esplicitati.

Piani e politiche di rifunzionalizzazione dei sistemi portuali per una crescita urbana sostenibile: stato dell’arte e prospettive

Greco I.;Cresta A.
2018-01-01

Abstract

I porti, con i loro retroterra naturali e i loro nuclei costieri, hanno storicamente rappresentato una realtà di transito e connessione tra terra e mare, elementi di un unico paesaggio fatto di acqua, infrastrutture, costruzioni, relazioni. Un’antica alleanza che, dopo anni di separazione e conflitti d’uso dello spazio di prossimità e di affaccio della “terra” al “mare” – il cosiddetto waterfront urbano –, sembra oggi potersi ricreare in una veste completamente nuova e con maggior vigore a partire da politiche di sviluppo urbano e da approcci alla pianificazione urbano-portuale che superano i modelli lineari e settoriali degli ultimi decenni. La prima parte del presente contributo approfondisce tale tema riconoscendo al waterfront urbano e alla città-porto un ruolo prioritario nella progettazione delle città del futuro quale vero e proprio “laboratorio” per la sperimentazione di una crescita urbana sostenibile. Nella seconda parte, invece, l’analisi si concentra su diverse tipologie di piani, programmi e progetti che negli ultimi anni hanno interessato singole città-porto o intere regioni costiere italiane in tema di pianificazione integrata urbano-portuale con l’obiettivo di valutare, attraverso un’analisi comparata, lo “stato dell’arte” di tali processi pianificatori in Italia. Sulla base dell’attività di ricerca svolta, viene proposta una possibile schematizzazione di differenti “modelli di città-porto” e una riclassificazione delle città studiate in funzione dei modelli esplicitati.
2018
The ports, with their natural hinterland and their coastal nuclei, have historically represented a reality of transit and connection between land and sea, elements of a one landscape made of water, infrastructures, constructions, relationships. An ancient alliance that, after years of separation and conflicts of use of the space of proximity of the “land” to the “sea” – the so-called urban waterfront –, today seems to be able to recreate in a completely new and more vigorous way, starting from urban development policies and approaches to urbanport planning that take distance from the linear and sectorial models of the last decades The first part of this paper explores this theme by recognizing the urban waterfront and the city-port a priority role in the planning of the cities of the future as a real “laboratory” for the experimentation of sustainable urban growth. In the second part, instead, the analysis focuses on different types of plans, programs and projects that in recent years have concerned single port-cities or entire Italian coastal regions in terms of integrated urban-port planning with the aim of evaluating, through a comparative analysis, the “state of the art” in Italy. On the basis of the research is proposed a possible schematization of different “port-city models” and a reclassification of the cities studied according to the explicit models
Waterfront, città-porto, pianificazione urbano-portuale, Blue Growth
Waterfront, City-port, Urban-port planning, Blue Growth
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/35117
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