Le città rappresentano i “luoghi” dove si deciderà il futuro dell’umanità anche in considerazione dei fenomeni di accrescimento demografico urbano in costante evoluzione. Le città dunque sono i nodi nevralgici dell’intero sistema ambientale del nostro pianeta ed i territori da “proteggere” da fenomeni di destabilizzazione endogeni ed esogeni. Si manifesta, conseguentemente, la necessità di individuare nuovi approcci ai rischi integrati e sinergici (antropici e naturali) che impattano sui sistemi urbani, alfine di definire procedure innovative di riduzione della vulnerabilità e mitigazione del danno. Il contributo si pone l’obiettivo di indicare una possibile nuova via per la comprensione del rischio territoriale integrato che adotti, quale riferimento teorico, l’approccio sistemico e la teoria della complessità. Tali riferimenti teorico-metodologici consentono di considerare la città come un sistema dinamicamente complesso, articolato in sottosistemi, che evolve in sé utilizzando, quali forze propulsive, le risorse ambientali, economiche, sociali, ecc.. Il rischio viene ricondotto alla generazione di “entropia sistemica” intesa quale condizione composita di discrasie derivanti anche da malfunzionamenti nei sottosistemi. Alla base del lavoro, quindi, è la possibilità di definire una stima preventiva della vulnerabilità del sistema in condizioni di “normalità” (non sottoposto a eventi calamitosi) attraverso la misura del livello di entropia interna. Ciò consente di elaborare strumenti idonei a supportare l’azione pubblica nella definizione di strategie atte a mitigare i livelli di “fragilità” del sistema urbano e, conseguentemente, di individuare su quali componenti sia necessario intervenire con priorità. Nella parte conclusiva, il lavoro propone una prima formalizzazione algoritmica in grado di esprimere un valore limite di entropia sistemica della città.

Nuovi approcci alla definizione del rischio nel sistema urbano: l’entropia sistemica

Romano Fistola
Methodology
;
Marco Raimondo
Data Curation
;
2017-01-01

Abstract

Le città rappresentano i “luoghi” dove si deciderà il futuro dell’umanità anche in considerazione dei fenomeni di accrescimento demografico urbano in costante evoluzione. Le città dunque sono i nodi nevralgici dell’intero sistema ambientale del nostro pianeta ed i territori da “proteggere” da fenomeni di destabilizzazione endogeni ed esogeni. Si manifesta, conseguentemente, la necessità di individuare nuovi approcci ai rischi integrati e sinergici (antropici e naturali) che impattano sui sistemi urbani, alfine di definire procedure innovative di riduzione della vulnerabilità e mitigazione del danno. Il contributo si pone l’obiettivo di indicare una possibile nuova via per la comprensione del rischio territoriale integrato che adotti, quale riferimento teorico, l’approccio sistemico e la teoria della complessità. Tali riferimenti teorico-metodologici consentono di considerare la città come un sistema dinamicamente complesso, articolato in sottosistemi, che evolve in sé utilizzando, quali forze propulsive, le risorse ambientali, economiche, sociali, ecc.. Il rischio viene ricondotto alla generazione di “entropia sistemica” intesa quale condizione composita di discrasie derivanti anche da malfunzionamenti nei sottosistemi. Alla base del lavoro, quindi, è la possibilità di definire una stima preventiva della vulnerabilità del sistema in condizioni di “normalità” (non sottoposto a eventi calamitosi) attraverso la misura del livello di entropia interna. Ciò consente di elaborare strumenti idonei a supportare l’azione pubblica nella definizione di strategie atte a mitigare i livelli di “fragilità” del sistema urbano e, conseguentemente, di individuare su quali componenti sia necessario intervenire con priorità. Nella parte conclusiva, il lavoro propone una prima formalizzazione algoritmica in grado di esprimere un valore limite di entropia sistemica della città.
2017
9788899237127
rischio urbano, vulnerabilità, entropia sistemica, resilienza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/33644
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