Surrogare lo spostamento fisico attraverso il flusso telematico, spostare i bit e non gli atomi, può oggi essere ritenuta una forma di “mobilità sostenibile” che non produce effetti impattivi sul sistema fisico urbano. La cybermobility è quindi considerabile come una forma di softmobility che può consentire di spostarsi virtualmente per raggiungere un’attività urbana e per fruire di uno specifico servizio (effettuare operazioni bancarie via rete, ottenere un certificato on-line, acquistare beni via Internet, etc.). Tuttavia, analizzando i numerosi contributi presenti nella letteratura internazionale sull’argomento, si comprende come lo spostamento, per effetto delle nuove tecnologie info-telematiche tenda a modificarsi, ma non a dissolversi. L’articolo propone un ribaltamento dei termini della riflessione che riguarda il potere sostitutivo dei flussi fisici di mobilità da parte delle (NTI). In particolare si considera la possibilità che le funzioni urbane possano subire un processo di “virtualizzazione” per effetto delle NTI. Tale processo, opportunamente indirizzato, potrebbe forse consentire il raggiungimento di una “soglia” al di sopra della quale si verifica l’effettiva virtualizzazione dello spostamento.

Softmobility/Cybermobility nuove funzioni urbane e mobilità digitale

FISTOLA R
2008-01-01

Abstract

Surrogare lo spostamento fisico attraverso il flusso telematico, spostare i bit e non gli atomi, può oggi essere ritenuta una forma di “mobilità sostenibile” che non produce effetti impattivi sul sistema fisico urbano. La cybermobility è quindi considerabile come una forma di softmobility che può consentire di spostarsi virtualmente per raggiungere un’attività urbana e per fruire di uno specifico servizio (effettuare operazioni bancarie via rete, ottenere un certificato on-line, acquistare beni via Internet, etc.). Tuttavia, analizzando i numerosi contributi presenti nella letteratura internazionale sull’argomento, si comprende come lo spostamento, per effetto delle nuove tecnologie info-telematiche tenda a modificarsi, ma non a dissolversi. L’articolo propone un ribaltamento dei termini della riflessione che riguarda il potere sostitutivo dei flussi fisici di mobilità da parte delle (NTI). In particolare si considera la possibilità che le funzioni urbane possano subire un processo di “virtualizzazione” per effetto delle NTI. Tale processo, opportunamente indirizzato, potrebbe forse consentire il raggiungimento di una “soglia” al di sopra della quale si verifica l’effettiva virtualizzazione dello spostamento.
2008
mobilità sostenibile; virtualizzazione dello spostamento; città digitale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/2773
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