Un intreccio di linguaggi e fonti diversi che, come spesso accade nella storia delle donne, cerca di dar vita a una narrazione storica di una particolare produzione industriale: quella del tabacco. Nei luoghi di lavoro, accanto alle relazioni produttive, si costruiscono relazioni umane e, in quelli dismessi, restano indelebili i segni di un capitale umano, fatto di uomini e donne, talvolta giovanissimi, che hanno costruito o modificato i loro comportamenti, la propria identità, la propria storicità, il proprio modo di fruire di uno spazio urbano o extraurbano. Ricostruire la memoria del lavoro partendo dai documenti, avvalendosi del materiale iconografico, del patrimonio archeologico industriale e del ricordo di chi una parte della storia che vogliamo ricostruire e raccontare l'ha vissuta, è un'operazione culturale complessa.Due gli obiettivi centrali di questo volume: il primo intende ribadire il valore culturale dei luoghi e degli archivi del lavoro, "industrial heritage" a tutti gli effetti; il secondo è quello di seguire le tracce lasciate dal lavoro delle tabacchine nel paesaggio e nel tessuto urbano. Lo si fa ripercorrendo la loro storia di donne, divise tra la famiglia e il lavoro extradomestico, censendo e ricostruendo i luoghi in cui hanno intessuto relazioni umane, amicali, produttive, associative e persino quelle attinenti al legame madre-figlio, quando, negli asili e nelle sale materne annesse ai tabacchifici, condividevano lo spazio di lavoro con i figli più piccoli.Lavoratrici della terra e della fabbrica, le tabacchine italiane contribuirono alla costruzione di una classe operaia organizzata, affrontando lunghe lotte per l'affermazione dei propri diritti di donne, madri e lavoratrici, con tutti i problemi di conciliazione tra il lavoro di cura e un lavoro spesso precario e stagionale durissimo, eppure tanto atteso.
Tabacchine. Luoghi, archivi e memoria del lavoro delle donne
DEL PRETE ROSSELLA
2011-01-01
Abstract
Un intreccio di linguaggi e fonti diversi che, come spesso accade nella storia delle donne, cerca di dar vita a una narrazione storica di una particolare produzione industriale: quella del tabacco. Nei luoghi di lavoro, accanto alle relazioni produttive, si costruiscono relazioni umane e, in quelli dismessi, restano indelebili i segni di un capitale umano, fatto di uomini e donne, talvolta giovanissimi, che hanno costruito o modificato i loro comportamenti, la propria identità, la propria storicità, il proprio modo di fruire di uno spazio urbano o extraurbano. Ricostruire la memoria del lavoro partendo dai documenti, avvalendosi del materiale iconografico, del patrimonio archeologico industriale e del ricordo di chi una parte della storia che vogliamo ricostruire e raccontare l'ha vissuta, è un'operazione culturale complessa.Due gli obiettivi centrali di questo volume: il primo intende ribadire il valore culturale dei luoghi e degli archivi del lavoro, "industrial heritage" a tutti gli effetti; il secondo è quello di seguire le tracce lasciate dal lavoro delle tabacchine nel paesaggio e nel tessuto urbano. Lo si fa ripercorrendo la loro storia di donne, divise tra la famiglia e il lavoro extradomestico, censendo e ricostruendo i luoghi in cui hanno intessuto relazioni umane, amicali, produttive, associative e persino quelle attinenti al legame madre-figlio, quando, negli asili e nelle sale materne annesse ai tabacchifici, condividevano lo spazio di lavoro con i figli più piccoli.Lavoratrici della terra e della fabbrica, le tabacchine italiane contribuirono alla costruzione di una classe operaia organizzata, affrontando lunghe lotte per l'affermazione dei propri diritti di donne, madri e lavoratrici, con tutti i problemi di conciliazione tra il lavoro di cura e un lavoro spesso precario e stagionale durissimo, eppure tanto atteso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.