Il Sannio non è una regione dedita solo all'agricoltura: è, come molte altre regioni del Sud del Paese, terra d'industria e di pionieri industriali. La sua popolazione era prevalentemente agricola, ma anche artigiana, con braccia operose e menti imprenditrici. L'anello storico che congiunge l'agricoltura all'artigianato ed alla protoindustria è molto stretto, ma non possiamo rinnegare l'identità di un Sannio che si è cimentato con un dignitoso ventaglio di attività produttive, quasi tutte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli e delle risorse naturali.La storia della produzione industriale sannita è fatta di lana, olio, vino, cereali, tabacco, torba e calcare di cui restano gli spazi, gli edifici, le attrezzature e con loro le acque che assicuravano risorse idriche, energie idrauliche, fertili e abbondanti irrigazioni.Gualchiere, tintiere, balchiere e ancora mulini, frantoi, cave, miniere, essiccatoi e magazzini per la lavorazione del tabacco, pastifici. Architetture spesso mortificate dall'abbandono e dall'ignoranza. Un patrimonio industriale strettamente legato al patrimonio naturale, come quello delle acque dei fiumi Sabato e Calore, al servizio della città di Benevento, allora come oggi...
La città e i suoi fiumi. Il cammino delle acque beneventane nella storia della sua comunità (secc. XVII-XX)
DEL PRETE ROSSELLA
2009-01-01
Abstract
Il Sannio non è una regione dedita solo all'agricoltura: è, come molte altre regioni del Sud del Paese, terra d'industria e di pionieri industriali. La sua popolazione era prevalentemente agricola, ma anche artigiana, con braccia operose e menti imprenditrici. L'anello storico che congiunge l'agricoltura all'artigianato ed alla protoindustria è molto stretto, ma non possiamo rinnegare l'identità di un Sannio che si è cimentato con un dignitoso ventaglio di attività produttive, quasi tutte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli e delle risorse naturali.La storia della produzione industriale sannita è fatta di lana, olio, vino, cereali, tabacco, torba e calcare di cui restano gli spazi, gli edifici, le attrezzature e con loro le acque che assicuravano risorse idriche, energie idrauliche, fertili e abbondanti irrigazioni.Gualchiere, tintiere, balchiere e ancora mulini, frantoi, cave, miniere, essiccatoi e magazzini per la lavorazione del tabacco, pastifici. Architetture spesso mortificate dall'abbandono e dall'ignoranza. Un patrimonio industriale strettamente legato al patrimonio naturale, come quello delle acque dei fiumi Sabato e Calore, al servizio della città di Benevento, allora come oggi...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.