La monografia nella parte introduttiva individua le esigenze di tutela dei lavoratori e quindi di flessibilità del sistema in relazione al fenomeno del decentramento produttivo, valorizzando il ruolo centrale svolto dall’impresa artigiana nel comparto dell’impresa minore.Viene quindi analizzata, in un contesto evolutivo, la normativa nazionale e quella comunitaria in tema di impresa artigiana, con particolare riferimento alla tutela accordata costituzionalmente all’artigianato ed alla ripartizione di competenze tra Stato e Regioni, evidenziando in particolar modo la capacità della Carta Costituzionale di adeguarsi alle mutate condizioni socio economiche del paese.La normativa quadro dell’impresa artigiana, ed in particolare i diversi modelli che questa può assumere, costituiscono l’oggetto del secondo capitolo. Particolare attenzione è posta sul fenomeno dei gruppi societari e dei consorzi di imprese artigiane, nonché sulle recenti innovazioni della forma giuridica ammessa per le società artigiane. Non vengono tuttavia tralasciate altre importanti normative quali la legge sulla subfornitura industriale e la recente riforma delle procedure concorsuali.Il terzo capitolo, dedicato alla tutela differenziata dell’impresa artigiana, esamina le esclusioni da particolari normative accordate alle imprese artigiane sotto il profilo commerciale, civilistico e del diritto del lavoro. Vengono altresì analizzati i più recenti sviluppi legislativi in materia di contratti a contenuto formativo, particolarmente diffusi nelle imprese artigiane.L’autore passa quindi ad esaminare la crisi dell’impresa artigiana con particolare attenzione alla disciplina limitatrice dei licenziamenti individuali e di quelli collettivi. In questo contesto vengono esaminati gli strumenti che la contrattazione collettiva ha individuato per supplire alle lacune legislative, argomento ripreso anche nel capitolo conclusivo.In quest’ultimo, infatti, sono analizzate le innovative soluzioni che la contrattazione collettiva del comparto ha sperimentato per fornire da un lato il necessario supporto economico alle imprese, dall’altro per garantire le indispensabili tutele ai loro dipendenti. La conclusione cui giunge l’autore è che l’impresa artigiana si proponga oggi come modello per tutta la piccola e media impresa sotto il profilo delle tutele accordate ai datori di lavoro ed ai lavoratori, degli incentivi alle imprese, della gestione del mercato del lavoro, compresa la formazione dei dipendenti, nonché delle relazioni industriali. L’opera è corredata da un’ampia bibliografia e da un ricco apparato di note.

Impresa artigiana e diritto del lavoro

MOCELLA M
2005-01-01

Abstract

La monografia nella parte introduttiva individua le esigenze di tutela dei lavoratori e quindi di flessibilità del sistema in relazione al fenomeno del decentramento produttivo, valorizzando il ruolo centrale svolto dall’impresa artigiana nel comparto dell’impresa minore.Viene quindi analizzata, in un contesto evolutivo, la normativa nazionale e quella comunitaria in tema di impresa artigiana, con particolare riferimento alla tutela accordata costituzionalmente all’artigianato ed alla ripartizione di competenze tra Stato e Regioni, evidenziando in particolar modo la capacità della Carta Costituzionale di adeguarsi alle mutate condizioni socio economiche del paese.La normativa quadro dell’impresa artigiana, ed in particolare i diversi modelli che questa può assumere, costituiscono l’oggetto del secondo capitolo. Particolare attenzione è posta sul fenomeno dei gruppi societari e dei consorzi di imprese artigiane, nonché sulle recenti innovazioni della forma giuridica ammessa per le società artigiane. Non vengono tuttavia tralasciate altre importanti normative quali la legge sulla subfornitura industriale e la recente riforma delle procedure concorsuali.Il terzo capitolo, dedicato alla tutela differenziata dell’impresa artigiana, esamina le esclusioni da particolari normative accordate alle imprese artigiane sotto il profilo commerciale, civilistico e del diritto del lavoro. Vengono altresì analizzati i più recenti sviluppi legislativi in materia di contratti a contenuto formativo, particolarmente diffusi nelle imprese artigiane.L’autore passa quindi ad esaminare la crisi dell’impresa artigiana con particolare attenzione alla disciplina limitatrice dei licenziamenti individuali e di quelli collettivi. In questo contesto vengono esaminati gli strumenti che la contrattazione collettiva ha individuato per supplire alle lacune legislative, argomento ripreso anche nel capitolo conclusivo.In quest’ultimo, infatti, sono analizzate le innovative soluzioni che la contrattazione collettiva del comparto ha sperimentato per fornire da un lato il necessario supporto economico alle imprese, dall’altro per garantire le indispensabili tutele ai loro dipendenti. La conclusione cui giunge l’autore è che l’impresa artigiana si proponga oggi come modello per tutta la piccola e media impresa sotto il profilo delle tutele accordate ai datori di lavoro ed ai lavoratori, degli incentivi alle imprese, della gestione del mercato del lavoro, compresa la formazione dei dipendenti, nonché delle relazioni industriali. L’opera è corredata da un’ampia bibliografia e da un ricco apparato di note.
2005
88-495-1154-X
IMPRESA ARTIGIANA; RAPPORTO DI LAVORO; CRAFTSMAN ENTERPRICE; APPRENDISTATO; APPRENTICESHIP
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/14148
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