ABSTRACT Geomorphologic, stratigraphic and pedologic observations on Quaternary deposits of the Boiano basin (Campobasso, Southern Italy). This study aims at defining the sequence of morphoevolutionary events which occurred in the Boiano area. In particular, the tectonic genesis of the Boiano basin is highlighted using morphologic and sedimentary features of the deposits surrounding the studied site. The basin is filled by fluvio-lacustrine sediments (the thickness of which is still uncertain). In some excavations in the area of Campochiaro, the infilling outcrops for a few tens of meters. It consists of a complex alluvium-detrital sequence with inclusions of paleosols having different thickness and development, more specifically Vertisols and fluventic Entisols. Present-day soils consist of Andosols, which have been studied and used for correlations. The first important tectonic phase in the basin appears to date to the early Pleistocene during which a fluvio-lacustrine basin - the San Massimo basin – was formed. A second tectonic phase, probably occurring between the end of the early Pleistocene and the beginning of the middle Pleistocene, deformed sediments and pre-existing forms to produce a new fluvio-lacustrine basin - the Boiano basin -, embedded in the previous one. Sedimentation processes in this basin ended about in the late Pleistocene. Tectonically, outcropping sediments and forms attributable to this period are not deformed and can be regarded as "morphoclimatic relicts". This has been proved by a paleopedological study carried out on the 'Campochiaro' sequence. At present, the Boiano basin shows an exoreic superficial runoff with clear evidence of erosion of the old fluvio-lacustrine deposits.

RIASSUNTO Con questo studio è stata delineata la successione degli eventi morfoevolutivi che caratterizzano l'area di Boiano. In particolare, è stata evidenziata l'origine tettonica della conca boianese documentata da elementi morfologici e sedimentari ancora chiaramente "leggibili" sui versanti che bordano il bacino. Il riempimento dell'attuale depressione, il cui spessore non è noto totalmente, è di tipo fluvio-lacustre; di questo riempimento solo poche decine di metri di sedimenti sono direttamente affioranti e sono costituiti da una successione detritico-alluvionale con interposizione di una fascia pedogenizzata composta da paleosuoli (Vertisuoli ed Entisuoli fluventici) con diverso spessore e grado di evoluzione. E' stato studiato, a tal proposito e per utili raffronti, anche il pedoambiente attuale di superficie che è caratterizzato dalla presenza di Andosuoli. La storia morfoevolutiva del bacino di Boiano può considerarsi cominciata durante il Pleistocene inferiore a seguito di una prima ed importante fase tettonica che avrebbe permesso l'individuazione di una conca fluvio-lacustre: il bacino di S. Massimo. Una seconda fase tettonica, presumibilmente occorsa tra la fine del Pleistocene inferiore e gli inizi del Pleistocene medio, deforma i sedimenti e la situazione morfologica preesistente e genera una nuova conca fluvio-lacustre, morfologicamente "incastrata" nella precedente: il bacino di Boiano. La sedimentazione in questo bacino giunge almeno fino al Pleistocene superiore. I sedimenti e le forme affioranti attribuite a questo periodo non sono deformati e si possono considerare dei "relitti morfoclimatici", come attesta anche lo studio pedologico effettuato sui paleosuoli. L'attuale conca di Boiano presenta un deflusso superficiale nettamente esoreico con evidente erosione dei vecchi depositi fluvio-lacustri.

Osservazioni geomorfologiche, stratigrafiche e pedologiche sul Quaternario del bacino di Boiano (Campobasso)

RUSSO, Filippo;
1995-01-01

Abstract

ABSTRACT Geomorphologic, stratigraphic and pedologic observations on Quaternary deposits of the Boiano basin (Campobasso, Southern Italy). This study aims at defining the sequence of morphoevolutionary events which occurred in the Boiano area. In particular, the tectonic genesis of the Boiano basin is highlighted using morphologic and sedimentary features of the deposits surrounding the studied site. The basin is filled by fluvio-lacustrine sediments (the thickness of which is still uncertain). In some excavations in the area of Campochiaro, the infilling outcrops for a few tens of meters. It consists of a complex alluvium-detrital sequence with inclusions of paleosols having different thickness and development, more specifically Vertisols and fluventic Entisols. Present-day soils consist of Andosols, which have been studied and used for correlations. The first important tectonic phase in the basin appears to date to the early Pleistocene during which a fluvio-lacustrine basin - the San Massimo basin – was formed. A second tectonic phase, probably occurring between the end of the early Pleistocene and the beginning of the middle Pleistocene, deformed sediments and pre-existing forms to produce a new fluvio-lacustrine basin - the Boiano basin -, embedded in the previous one. Sedimentation processes in this basin ended about in the late Pleistocene. Tectonically, outcropping sediments and forms attributable to this period are not deformed and can be regarded as "morphoclimatic relicts". This has been proved by a paleopedological study carried out on the 'Campochiaro' sequence. At present, the Boiano basin shows an exoreic superficial runoff with clear evidence of erosion of the old fluvio-lacustrine deposits.
1995
RIASSUNTO Con questo studio è stata delineata la successione degli eventi morfoevolutivi che caratterizzano l'area di Boiano. In particolare, è stata evidenziata l'origine tettonica della conca boianese documentata da elementi morfologici e sedimentari ancora chiaramente "leggibili" sui versanti che bordano il bacino. Il riempimento dell'attuale depressione, il cui spessore non è noto totalmente, è di tipo fluvio-lacustre; di questo riempimento solo poche decine di metri di sedimenti sono direttamente affioranti e sono costituiti da una successione detritico-alluvionale con interposizione di una fascia pedogenizzata composta da paleosuoli (Vertisuoli ed Entisuoli fluventici) con diverso spessore e grado di evoluzione. E' stato studiato, a tal proposito e per utili raffronti, anche il pedoambiente attuale di superficie che è caratterizzato dalla presenza di Andosuoli. La storia morfoevolutiva del bacino di Boiano può considerarsi cominciata durante il Pleistocene inferiore a seguito di una prima ed importante fase tettonica che avrebbe permesso l'individuazione di una conca fluvio-lacustre: il bacino di S. Massimo. Una seconda fase tettonica, presumibilmente occorsa tra la fine del Pleistocene inferiore e gli inizi del Pleistocene medio, deforma i sedimenti e la situazione morfologica preesistente e genera una nuova conca fluvio-lacustre, morfologicamente "incastrata" nella precedente: il bacino di Boiano. La sedimentazione in questo bacino giunge almeno fino al Pleistocene superiore. I sedimenti e le forme affioranti attribuite a questo periodo non sono deformati e si possono considerare dei "relitti morfoclimatici", come attesta anche lo studio pedologico effettuato sui paleosuoli. L'attuale conca di Boiano presenta un deflusso superficiale nettamente esoreico con evidente erosione dei vecchi depositi fluvio-lacustri.
Bacini lacustri, Paleosuoli, Pedologia, Geomorfologia, Quaternario, Boiano, Molise, Italia meridionale.; Lacustrine basins, Paleopedology, Geomorphology, Quaternary, Molise, Southern Italy.
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