Il ruolo dell’impresa familiare nell’economia italiana, e in particolare nel Mezzogiorno, è esaminato, in questo volume, da studiosi di Storia economica, di Economia aziendale e di Economia politica, nonché da rappresentanti del mondo imprenditoriale e della politica. Soggetto centrale e fondamentale per la storia d’impresa, essa non ha attratto, per lungo tempo, l’attenzione di una specifica letteratura economica o manageriale, che tendeva a liquidarla come un retaggio del passato e come un ostacolo al funzionamento dei meccanismi di mercato, a causa di sue presunte rigidità in materia di proprietà e di management. In questa stereotipata raffigurazione, l’azienda familiare è stata considerata soltanto come il primo stadio del ciclo di vita delle imprese. Gli Atti del Convegno di studi che qui si presentano contribuiscono a rivalutare il ruolo dell’impresa familiare come «una delle forme di organizzazione produttiva» e non un’anacronistica sopravvivenza né un’alternativa all’impresa manageriale. Sono stati verificati i punti di forza e di debolezza delle aziende familiari, le quali, se soffrono delle dimensioni ridotte, di un lento tasso di crescita e di difficoltà di accesso al credito, si adattano meglio a condizioni di elevata incertezza del mercato, consentono di ridurre i costi di transazione e sono particolarmente atte ad operare in comparti produttivi tradizionali e con ridotte economie di scala. La stessa definizione di impresa familiare è stata precisata, ne sono stati chiariti i contorni ed analizzate le differenze che possono esistere fra azienda a proprietà e gestione familiare e azienda familiare ma gestita da manager esterni, nonché fra quote minoritarie di proprietà con controllo e senza controllo. Sono state anche approfondite le motivazioni alla base del duraturo successo che le imprese familiari hanno incontrato e continuano ad incontrare in determinati contesti e della maggiore o minore facilità con cui esse sono state gradualmente sostituite da organizzazioni più complesse, quali le imprese manageriali o le imprese pubbliche. Un quadro di luci ed ombre, quindi, che il lavoro congiunto di storici e di economisti d’impresa ha contribuito ad approfondire, per comprendere le ragioni della vitalità del family business nell’era della globalizzazione.
Le imprese sannite e la loro associazione nel secondo dopoguerra: problemi e risultati
FERRANDINO V
2009-01-01
Abstract
Il ruolo dell’impresa familiare nell’economia italiana, e in particolare nel Mezzogiorno, è esaminato, in questo volume, da studiosi di Storia economica, di Economia aziendale e di Economia politica, nonché da rappresentanti del mondo imprenditoriale e della politica. Soggetto centrale e fondamentale per la storia d’impresa, essa non ha attratto, per lungo tempo, l’attenzione di una specifica letteratura economica o manageriale, che tendeva a liquidarla come un retaggio del passato e come un ostacolo al funzionamento dei meccanismi di mercato, a causa di sue presunte rigidità in materia di proprietà e di management. In questa stereotipata raffigurazione, l’azienda familiare è stata considerata soltanto come il primo stadio del ciclo di vita delle imprese. Gli Atti del Convegno di studi che qui si presentano contribuiscono a rivalutare il ruolo dell’impresa familiare come «una delle forme di organizzazione produttiva» e non un’anacronistica sopravvivenza né un’alternativa all’impresa manageriale. Sono stati verificati i punti di forza e di debolezza delle aziende familiari, le quali, se soffrono delle dimensioni ridotte, di un lento tasso di crescita e di difficoltà di accesso al credito, si adattano meglio a condizioni di elevata incertezza del mercato, consentono di ridurre i costi di transazione e sono particolarmente atte ad operare in comparti produttivi tradizionali e con ridotte economie di scala. La stessa definizione di impresa familiare è stata precisata, ne sono stati chiariti i contorni ed analizzate le differenze che possono esistere fra azienda a proprietà e gestione familiare e azienda familiare ma gestita da manager esterni, nonché fra quote minoritarie di proprietà con controllo e senza controllo. Sono state anche approfondite le motivazioni alla base del duraturo successo che le imprese familiari hanno incontrato e continuano ad incontrare in determinati contesti e della maggiore o minore facilità con cui esse sono state gradualmente sostituite da organizzazioni più complesse, quali le imprese manageriali o le imprese pubbliche. Un quadro di luci ed ombre, quindi, che il lavoro congiunto di storici e di economisti d’impresa ha contribuito ad approfondire, per comprendere le ragioni della vitalità del family business nell’era della globalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.