Negli ultimi 150 anni l’Italia è profondamente mutata. Da Paese prevalentemente agricolo, povero, culturalmente arretrato, antropologicamente incline al pregiudizio, alle credenze e alle superstizioni, l’Italia è diventata nel XX secolo un paese ricco, fortemente industrializzato, fino ad essere considerato una delle principali potenze mondiali, anche se la crisi di questo primo decennio del nuovo secolo ne ha messo in evidenza la fragilità e l’incompiuto percorso verso la modernizzazione. In questi 150 anni è profondamente cambiata l’organizzazione economico-produttiva dello spazio unitario,ma ancora più significative sono state le trasformazioni che hanno interessato lo spazio culturale, favorite da una scolarizzazione di massa e dalla diffusione delle strutture di formazione superiore e di ricerca quale fattore di stimolo all’innovazione sociale ed economica alla base di quei cambiamenti.

Italia che cambia Italia che cresce: alcune considerazioni

Bencardino F
In corso di stampa

Abstract

Negli ultimi 150 anni l’Italia è profondamente mutata. Da Paese prevalentemente agricolo, povero, culturalmente arretrato, antropologicamente incline al pregiudizio, alle credenze e alle superstizioni, l’Italia è diventata nel XX secolo un paese ricco, fortemente industrializzato, fino ad essere considerato una delle principali potenze mondiali, anche se la crisi di questo primo decennio del nuovo secolo ne ha messo in evidenza la fragilità e l’incompiuto percorso verso la modernizzazione. In questi 150 anni è profondamente cambiata l’organizzazione economico-produttiva dello spazio unitario,ma ancora più significative sono state le trasformazioni che hanno interessato lo spazio culturale, favorite da una scolarizzazione di massa e dalla diffusione delle strutture di formazione superiore e di ricerca quale fattore di stimolo all’innovazione sociale ed economica alla base di quei cambiamenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/7755
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