In questa nota si illustrano i criteri di progettazione delle opere di sostegno adottati negli Eurocodici 7 (EC7) ed 8 (EC8), per poi procedere all’esame di casi semplici, al fine di trarre delle prime valutazioni sugli effetti applicativi di tali norme. Nella prima parte del lavoro, dedicata ad un sintetico inquadramento dei due documenti normativi, si richiamano i design approaches per le verifiche allo stato limite ultimo ed i relativi coefficienti di sicurezza parziali, definiti nell’EC7, nonché le specifiche indicazioni per le opere di sostegno in campo statico; passando all’EC8, si illustrano poi le azioni sismiche al suolo (EC8 Parte 1) e si commentano i criteri per la valutazione del comportamento delle opere in presenza di azioni sismiche (EC8 Parte 5), soffermandosi sul metodo pseudostatico, trattato in dettaglio nella normativa europea. Nella seconda parte del lavoro, dopo un sintetico riferimento ad un’applicazione su muri e diaframmi in campo statico, si procede ad un ampio studio dei muri a gravità sotto azioni sismiche, al fine di una comparazione fra i risultati forniti dalla normativa italiana del D.M. LL.PP. 16.1.1996 e quelli prodotti dalla normativa europea; nell’applicare questa ultima, si recepiscono i valori delle accelerazioni al suolo della recente zonazione sismica emanata con l’Ordinanza della PCM n. 3274 del marzo 2003. In particolare quattro muri progettati con il metodo pseudostatico del D.M. 1996 sono stati verificati sia con l’approccio pseudostatico definito nell’EC8, sia con un più accurato approccio pseudodinamico, in congruenza con quanto proposto nella stessa normativa europea. Dal confronto emerge che le due diverse analisi pseudostatiche conducono a “progetti” dei muri sensibilmente differenti fra loro, mentre l’approccio pseudodinamico fornisce risultati sostanzialmente congruenti con quelli del D.M. 1996. Queste evidenze suggeriscono l’opportunità di calibrare meglio i valori di alcuni parametri che condizionano fortemente i risultati del metodo pseudostatico proposto nella normativa europea.

La progettazione geotecnica con gli Eurocodici: muri a gravità e diaframmi

SIMONELLI A
2005-01-01

Abstract

In questa nota si illustrano i criteri di progettazione delle opere di sostegno adottati negli Eurocodici 7 (EC7) ed 8 (EC8), per poi procedere all’esame di casi semplici, al fine di trarre delle prime valutazioni sugli effetti applicativi di tali norme. Nella prima parte del lavoro, dedicata ad un sintetico inquadramento dei due documenti normativi, si richiamano i design approaches per le verifiche allo stato limite ultimo ed i relativi coefficienti di sicurezza parziali, definiti nell’EC7, nonché le specifiche indicazioni per le opere di sostegno in campo statico; passando all’EC8, si illustrano poi le azioni sismiche al suolo (EC8 Parte 1) e si commentano i criteri per la valutazione del comportamento delle opere in presenza di azioni sismiche (EC8 Parte 5), soffermandosi sul metodo pseudostatico, trattato in dettaglio nella normativa europea. Nella seconda parte del lavoro, dopo un sintetico riferimento ad un’applicazione su muri e diaframmi in campo statico, si procede ad un ampio studio dei muri a gravità sotto azioni sismiche, al fine di una comparazione fra i risultati forniti dalla normativa italiana del D.M. LL.PP. 16.1.1996 e quelli prodotti dalla normativa europea; nell’applicare questa ultima, si recepiscono i valori delle accelerazioni al suolo della recente zonazione sismica emanata con l’Ordinanza della PCM n. 3274 del marzo 2003. In particolare quattro muri progettati con il metodo pseudostatico del D.M. 1996 sono stati verificati sia con l’approccio pseudostatico definito nell’EC8, sia con un più accurato approccio pseudodinamico, in congruenza con quanto proposto nella stessa normativa europea. Dal confronto emerge che le due diverse analisi pseudostatiche conducono a “progetti” dei muri sensibilmente differenti fra loro, mentre l’approccio pseudodinamico fornisce risultati sostanzialmente congruenti con quelli del D.M. 1996. Queste evidenze suggeriscono l’opportunità di calibrare meglio i valori di alcuni parametri che condizionano fortemente i risultati del metodo pseudostatico proposto nella normativa europea.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12070/7144
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact