The application of the STeMA model (Sustainable Territorial environmental/economic Management Approach) to Italian Regions and large provincial areas provides for a framework of Initial Territorialised Values (Valori Territorializzati Iniziali, VTI) in economy, infrastructure, environment, society, government - i.e. related to the territorial system - with large gaps and differences between the territorial concentrations in the North, generally more virtuous and dynamic than the southern ones, characterised by low performance profiles, although in presence of regional enclaves and provincial “exceptions” throughout the country. The most evident “gaps” are related to both the major potential for technological and innovation development (Innovation & Research) of the Regions of the North axis, which stretches from West to East up to Emilia Romagna, and to the real vocation to virtuous relationships with the outside (Global/Local Interaction) that mainly distinguishes the northern Regions (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana). The rift between the major territorial divisions is less evident, however, as regards quality of life, social cohesion and welfare (Quality), as the southern Regions are able to maintain a good attractiveness in tourism, also for a greater availability of natural resources. Again in terms of quality, a difference remains, however, in the distribution of resources for social cohesion and in the risk of social exclusion, which is exacerbated in the southern Regions by the lack of policies for equal opportunities. Finally, the distribution of resources and funds (Resources and Funds) is generally uniform, with a medium-high profile in all Italian Regions, although the differences are more pronounced in the determinant’s territorialization at the provincial scale.

L’applicazione del modello STeMA (Sustainable Territorial evironmental/economic Managemnet Approach) alle regioni e alle aree vaste provinciali italiane restituisce un quadro di Valori Territorializzati Iniziali (VTI) economici, infrastrutturali, ambientali, sociali, di government – ovvero relativi al sistema territorio – con grandi fratture e differenze tra le concentrazioni territoriali del Nord, in generale più virtuose e dinamiche, rispetto a quelle meridionali contraddistinte da bassi profili di performances, pur non mancando in tutto il territorio nazionale enclave regionali ed eccezioni a scala provinciale. Le “spaccature” più evidenti sono legate tanto al maggior potenziale di sviluppo tecnologico ed innovativo (Innovation & Research) proprio delle regioni dell’Asse Nord che da Ovest ad Est si estende fino all’Emilia Romagna, quanto alla reale vocazione a sostenere rapporti virtuosi con l’esterno (Global & Local) che contraddistingue in prevalenza le regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana). La frattura tra le grandi ripartizioni territoriali appare, invece, meno evidente in tema di qualità della vita, coesione sociale e di Welfare (Quality), con le regioni meridionali che riescono a mantenere una buona capacità attrattiva in chiave turista grazie, anche, ad una maggiore disponibilità di risorse naturali; sempre in tema di Quality permane, invece, il divario nella distribuzione delle risorse per la coesione sociale e nel rischio di esclusione sociale acuito nelle regioni meridionali dalla mancanza di policy per le pari opportunità. Infine, la distribuzione delle risorse e dei fondi (Resources and Funds) è generalmente uniforme con un profilo medio-alto in tutte le regioni italiane, anche se le differenze divengono più marcate nell’ambito della territorializzazione della determinante a scala provinciale.

La dimensione territoriale di Lisbona/Gothenburg nelle regioni e nelle province italiane.

BENCARDINO F
2009-01-01

Abstract

The application of the STeMA model (Sustainable Territorial environmental/economic Management Approach) to Italian Regions and large provincial areas provides for a framework of Initial Territorialised Values (Valori Territorializzati Iniziali, VTI) in economy, infrastructure, environment, society, government - i.e. related to the territorial system - with large gaps and differences between the territorial concentrations in the North, generally more virtuous and dynamic than the southern ones, characterised by low performance profiles, although in presence of regional enclaves and provincial “exceptions” throughout the country. The most evident “gaps” are related to both the major potential for technological and innovation development (Innovation & Research) of the Regions of the North axis, which stretches from West to East up to Emilia Romagna, and to the real vocation to virtuous relationships with the outside (Global/Local Interaction) that mainly distinguishes the northern Regions (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana). The rift between the major territorial divisions is less evident, however, as regards quality of life, social cohesion and welfare (Quality), as the southern Regions are able to maintain a good attractiveness in tourism, also for a greater availability of natural resources. Again in terms of quality, a difference remains, however, in the distribution of resources for social cohesion and in the risk of social exclusion, which is exacerbated in the southern Regions by the lack of policies for equal opportunities. Finally, the distribution of resources and funds (Resources and Funds) is generally uniform, with a medium-high profile in all Italian Regions, although the differences are more pronounced in the determinant’s territorialization at the provincial scale.
2009
L’applicazione del modello STeMA (Sustainable Territorial evironmental/economic Managemnet Approach) alle regioni e alle aree vaste provinciali italiane restituisce un quadro di Valori Territorializzati Iniziali (VTI) economici, infrastrutturali, ambientali, sociali, di government – ovvero relativi al sistema territorio – con grandi fratture e differenze tra le concentrazioni territoriali del Nord, in generale più virtuose e dinamiche, rispetto a quelle meridionali contraddistinte da bassi profili di performances, pur non mancando in tutto il territorio nazionale enclave regionali ed eccezioni a scala provinciale. Le “spaccature” più evidenti sono legate tanto al maggior potenziale di sviluppo tecnologico ed innovativo (Innovation & Research) proprio delle regioni dell’Asse Nord che da Ovest ad Est si estende fino all’Emilia Romagna, quanto alla reale vocazione a sostenere rapporti virtuosi con l’esterno (Global & Local) che contraddistingue in prevalenza le regioni settentrionali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana). La frattura tra le grandi ripartizioni territoriali appare, invece, meno evidente in tema di qualità della vita, coesione sociale e di Welfare (Quality), con le regioni meridionali che riescono a mantenere una buona capacità attrattiva in chiave turista grazie, anche, ad una maggiore disponibilità di risorse naturali; sempre in tema di Quality permane, invece, il divario nella distribuzione delle risorse per la coesione sociale e nel rischio di esclusione sociale acuito nelle regioni meridionali dalla mancanza di policy per le pari opportunità. Infine, la distribuzione delle risorse e dei fondi (Resources and Funds) è generalmente uniforme con un profilo medio-alto in tutte le regioni italiane, anche se le differenze divengono più marcate nell’ambito della territorializzazione della determinante a scala provinciale.
Competitività in sostenibilità; dimensione territoriale di Lisbona/Gothenburg; regioni e province italiane; competitiveness in sustainability ; The territorial dimension of Lisbon/Gothenburg ; Italian Regions and Provinces
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