La ricerca, che muove dagli studi sulla bilateralità e sulla patrimonialità della prestazione contrattuale, si pone, grazie ad un dinamico ed incisivo riassetto delle fonti giuridicamente rilevanti, in diretta connessione col paradigma assiologico della normativa dell’Unione europea, come calata nella gerarchia costituzionale interna. La categoria del contratto a prestazioni corrispettive ne consegue rimeditata in maniera profondamente innovativa, alla luce dell’attualità e delle spinte di un mercato vasto, sottoposto ad esigenze di competitività e di equilibrio delle posizioni. L’accostamento e il superamento della nozione di contratto bilaterale rispetto a quello di contratto a prestazioni corrispettive avviene attraverso l’utilizzo del metodo storico e comparatistico. L’analisi si sofferma su un’idea di corrispettività non astratta, bensì aggiornata e rivitalizzata attraverso le tecniche di etero regolamentazione; e ciò per comprendere appieno il peso attribuito alle condizioni patrimoniali incidenti sulla fattispecie contrattuale. Ci si chiede se esiste tra le prestazioni uno scambio in senso giuridico, ossia un trasferimento di beni e servizi attuato nell’ambito di un unico disegno negoziale. La prospettiva comunitaria, prescelta dall’Autrice, indaga lo stretto legame esistente tra la determinazione del corrispettivo contrattuale e l’efficienza del mercato, ipotizzando la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, in grado di costituire il paradigma per una revisione sistematica delle politiche esistenti, sulla base del principio di ragionevolezza, che riconduce, nella casistica in esame, alla politica dei prezzi i costi esterni. La novità di prospettiva è sperimentata dalle numerose applicazioni pratiche legate al tema della corrispettività nel diritto interno, occupandosi delle forme di determinazione esterna del corrispettivo e verificando tutta la compressione portata, in nome di avvertenze enunciate come superiori, all’autonomia negoziale. Tale prospettiva è letta sul piano ben definito, e di per sé innovativo, del ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali, delle restituzioni all’esportazione e dei servizi di interesse economico generale. Il lavoro si muove in controtendenza rispetto agli studi che pretendono di scorgere nella globalizzazione uno scenario disarmato di regole e di costrutti logici, radicalmente culturali, capaci di sostenerlo.

La determinazione esterna del corrispettivo contrattuale. Profili comparatistici.

FIORENZA K
2012-01-01

Abstract

La ricerca, che muove dagli studi sulla bilateralità e sulla patrimonialità della prestazione contrattuale, si pone, grazie ad un dinamico ed incisivo riassetto delle fonti giuridicamente rilevanti, in diretta connessione col paradigma assiologico della normativa dell’Unione europea, come calata nella gerarchia costituzionale interna. La categoria del contratto a prestazioni corrispettive ne consegue rimeditata in maniera profondamente innovativa, alla luce dell’attualità e delle spinte di un mercato vasto, sottoposto ad esigenze di competitività e di equilibrio delle posizioni. L’accostamento e il superamento della nozione di contratto bilaterale rispetto a quello di contratto a prestazioni corrispettive avviene attraverso l’utilizzo del metodo storico e comparatistico. L’analisi si sofferma su un’idea di corrispettività non astratta, bensì aggiornata e rivitalizzata attraverso le tecniche di etero regolamentazione; e ciò per comprendere appieno il peso attribuito alle condizioni patrimoniali incidenti sulla fattispecie contrattuale. Ci si chiede se esiste tra le prestazioni uno scambio in senso giuridico, ossia un trasferimento di beni e servizi attuato nell’ambito di un unico disegno negoziale. La prospettiva comunitaria, prescelta dall’Autrice, indaga lo stretto legame esistente tra la determinazione del corrispettivo contrattuale e l’efficienza del mercato, ipotizzando la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, in grado di costituire il paradigma per una revisione sistematica delle politiche esistenti, sulla base del principio di ragionevolezza, che riconduce, nella casistica in esame, alla politica dei prezzi i costi esterni. La novità di prospettiva è sperimentata dalle numerose applicazioni pratiche legate al tema della corrispettività nel diritto interno, occupandosi delle forme di determinazione esterna del corrispettivo e verificando tutta la compressione portata, in nome di avvertenze enunciate come superiori, all’autonomia negoziale. Tale prospettiva è letta sul piano ben definito, e di per sé innovativo, del ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali, delle restituzioni all’esportazione e dei servizi di interesse economico generale. Il lavoro si muove in controtendenza rispetto agli studi che pretendono di scorgere nella globalizzazione uno scenario disarmato di regole e di costrutti logici, radicalmente culturali, capaci di sostenerlo.
2012
978-88-495-2461-1
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